Le parole di Eleuterio Grieco, segretario regionale della Uil Pa

Eleuterio Grieco, segretario regionale della Uil Pa, denuncia le criticità estreme del carcere di Sollicciano, definendolo un "inferno" per agenti e detenuti. Grieco esemplifica le condizioni igienico-sanitarie disastrose, citando escrementi di topo trovati sulle scrivanie e morsi da cimici sugli agenti. Le richieste di intervento alla Asl sono state frequenti, ma le condizioni persistono senza miglioramenti significativi. La struttura soffre di problemi strutturali cronici come infiltrazioni, tubature obsolete, malfunzionamenti del riscaldamento invernale e della ventilazione estiva.

Le temperature nelle celle possono raggiungere i 40 gradi, rendendo la vita dei detenuti e degli agenti estremamente difficile. Grieco lamenta anche la carenza di personale penitenziario, con circa cento agenti in meno rispetto al necessario, e l'aumento delle aggressioni agli agenti, attribuibile alla nuova normativa che permette ai detenuti di trascorrere più tempo fuori dalle celle.

Sottolinea la spesa personale anticipata dagli agenti per le operazioni quotidiane, spesso rimborsata solo dopo lunghi ritardi dal ministero. Critica anche la gestione della sicurezza e delle infrastrutture, nonostante gli investimenti in sistemi di sicurezza, evidenziando la vulnerabilità del carcere dopo il crollo del muro di cinta cinque anni fa.

In risposta alle affermazioni del governatore Giani sulla dedizione della Regione al sistema penitenziario, Grieco suggerisce un maggiore focus sulla sanità a Sollicciano, evidenziando la mancanza di locali adeguati per la Asl e la carenza di servizi sanitari essenziali come psichiatri. Propone infine la demolizione e la ricostruzione di un carcere completamente nuovo come soluzione più praticabile per risolvere i problemi persistenti di Sollicciano.
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