Ai presunti autori del tentato omicidio avvenuto il 6 luglio 2024

Il gip di Prato ha condannato, con rito abbreviato, a sette anni e mezzo di reclusione cinque cittadini cinesi accusati di aver fatto parte di un commando che lo scorso 6 luglio, in un locale pratese, avrebbe tentato di uccidere un imprenditore orientale. L'aggressione è stata dagli inquirenti inquadrata nell'ambito della cosiddetta 'guerra delle grucce' tra clan cinesi, come viene definita la lotta per il monopolio del ricco mercato degli appendiabiti e della logistica dell'abbigliamento in città.    

A seguito del tentato omicidio la vittima, ricorda la procura di
Prato in una nota, ha iniziato una "proficua collaborazione con la giustizia" che ha consentito "di aprire uno squarcio nel contesto criminale in cui il delitto si inserisce".

La vittima dell'aggressione, Chang Meng Zhang, 43 anni, secondo quanto spiega la procura nella nota, risulta titolare di fatto della Heng Long Plast, inserita nel mercato della produzione di grucce con un fatturato variabile dai 100 ai 200.000 euro mensili. Risulta anche condannato in via definitiva per l'omicidio di Zhijian Su, commesso a San Giuseppe Vesuviano (Napoli) nel marzo 2006.    

Il 43enne, la notte del 6 luglio scorso, fu aggredito e ferito con numerose coltellate da "un commando misto fujanese e dello Zhejiang", venuto appositamente dalla Cina, di cui facevano parte i cinque condannati, all'interno del locale Number One di Prato. Un'aggressione ritenuta dagli investgatori scatenante nell'escalation di violenza per la guerra tra bande criminali orientali che agita da giugno scorso Prato e che fa arrivare i suoi echi nelle capitali europee con cui il distretto dell'abbigliamento toscano è strettamente in contatto. A settembre scorso l'imprenditore ha poi deciso di collaborare consentendo di arrivare anche a un sesto esecutore materiale del tentato omicidio, un 36enne cinese, Nengyin Fang, ex soldato dell'esercito della Repubblica Popolare cinese, fermato a Padova ai inizio mese dopo 9 mesi di ricerche da parte della procura di Prato.  

"La scelta collaborativa della vittima - spiega ancora la procura - condivisa successivamente anche dal fratello che risiede all'estero", la procura ha richiesto in suo favore il permesso di soggiorno che gli è stato poi rilasciato dal questore di Prato.     

I cinque condannati - arrestati nei giorni successivi all'aggressione in Calabria e in Sicilia e tuttora in carcere sono Yunlong Chen, 40 anni, Zhukung Zheng, 49, Xunbing Zheng, 40 anni, Xianluan Lin, 42 e Yuncan Hu, 34. Le indagini sono state condotte dalla procura di Prato e dalla squadra mobile. Il procuratore capo Luca Tescaroli rende anche noto che nell'ambito della procura è stata creata una sezione denominata 'Criminalità cinese', articolate in tre gruppi - reati economico e finanziari; criminalità violenza di strada; reati di immigrazione, con l'inserimento di sei magistrati.
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