Da ragazzo ad ogni vigilia di campionato pensavo che Desolati avrebbe vinto la classifica dei cannonieri e che Antognoni, l’unico e immenso Antognoni, ci avrebbe trascinato all’agognato terzo scudetto, che poi forse avremmo pure vinto nel 1982 senza le ruberie juventine, ma con altri giocatori.
Ero un tifoso sofferente della Curva Ferrovia, aspettavo la sera Dribbling per accertarmi che Giancarlo fosse sempre in testa alla classifica degli assist e sognavo rimonte impossibili, mai purtroppo verificatisi.
Ecco perché, dopo la quinta vittoria consecutiva in campionato, la terza in trasferta, divento il sindacalista dei tifosi a cui deve essere concesso il diritto/dovere di immaginare l’inimmaginabile.
Non è loro compito stare coi piedi per terra e neanche essere delusi se poi non dovessimo entrare in Champions, si ama la propria squadra per motivi irrazionali e lo scudetto alla Fiorentina è l’utopia calcistica più bella che ci possa essere.
Starà a Palladino, alla società e soprattutto alla squadra pensare solo alla prossima partita, poi, nella propria cameretta, che volino alto anche loro.
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