Un nuovo magistrato di sorveglianza ha accolto oggi l'istanza dell'imprenditore di 94 anni - finito in carcere a Firenze per una condanna definitiva per reati fiscali e bancarotta - per scontare la pena alla detenzione domiciliare e non in cella.
Decisivo per la nuova decisione è stato il trasferimento dal penitenziario di Sollicciano all'istituto Gozzini, che è struttura detentiva a custodia attenuata, detta anche Solliccianino su cui opera un magistrato della sorveglianza diverso da quello per il carcere maggiore.
In questo modo, spiega il difensore del 94enne, avvocato Luca Bellezza, è stato possibile presentare di nuovo la richiesta, che era stata bocciata venerdì scorso da un primo magistrato di sorveglianza.
Decisivo per la nuova decisione è stato il trasferimento dal penitenziario di Sollicciano all'istituto Gozzini, che è struttura detentiva a custodia attenuata, detta anche Solliccianino su cui opera un magistrato della sorveglianza diverso da quello per il carcere maggiore.
In questo modo, spiega il difensore del 94enne, avvocato Luca Bellezza, è stato possibile presentare di nuovo la richiesta, che era stata bocciata venerdì scorso da un primo magistrato di sorveglianza.
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