Per l’incendio che nel 2018 danneggiò gravemente l’ex hotel Concorde, in viale Gori a Firenze, e per la permanenza di occupanti abusivamente presenti nella struttura, la Corte d’Appello del capoluogo toscano ha condannato il Ministero a risarcire la proprietà con cinquantamila euro.
La Nazione questa mattina ripercorre la vicenda: nel 2014 iniziò l’occupazione della struttura abbandonata, divenuta con il tempo un luogo di rifugio per persone e famiglie senza fissa dimora, e successivamente anche di sigle di antagonisti. Poi nel 2018 un incendio costrinse gli occupanti a sgomberare e la struttura ne uscì danneggiata.
La proprietà dell’ex hotel citò quindi in giudizio il Ministero dell’Interno per non aver provveduto allo sgombero degli occupanti, come invece deciso dal Tribunale di Firenze dopo la denuncia della precedente proprietà.
Un’inazione riconosciuta dai giudici, che però hanno molto ridotto l’importo del risarcimento: dai sei milioni disposti in primo grado si è scesi a cinquantamila euro perché, spiega il quotidiano, in primo grado nella quantificazione del danno patrimoniale era stato tenuto in considerazione anche il mancato guadagno da attività alberghiera che la proprietà aveva subìto a causa della presenza degli occupanti abusivi.
Un mancato guadagno contestato dal Ministero dell’Interno, le cui resistenze sono state accolte in secondo grado, dato che anche i giudici dell’appello hanno ritenuto che la proprietà non avesse intenzione di svolgere alcuna attività nei locali dell’ex hotel.
Come riporta poi il quotidiano, l’avvocato che rappresenta la proprietà ha già fatto sapere che sarà presentato ricorso in Cassazione.
La Nazione questa mattina ripercorre la vicenda: nel 2014 iniziò l’occupazione della struttura abbandonata, divenuta con il tempo un luogo di rifugio per persone e famiglie senza fissa dimora, e successivamente anche di sigle di antagonisti. Poi nel 2018 un incendio costrinse gli occupanti a sgomberare e la struttura ne uscì danneggiata.
La proprietà dell’ex hotel citò quindi in giudizio il Ministero dell’Interno per non aver provveduto allo sgombero degli occupanti, come invece deciso dal Tribunale di Firenze dopo la denuncia della precedente proprietà.
Un’inazione riconosciuta dai giudici, che però hanno molto ridotto l’importo del risarcimento: dai sei milioni disposti in primo grado si è scesi a cinquantamila euro perché, spiega il quotidiano, in primo grado nella quantificazione del danno patrimoniale era stato tenuto in considerazione anche il mancato guadagno da attività alberghiera che la proprietà aveva subìto a causa della presenza degli occupanti abusivi.
Un mancato guadagno contestato dal Ministero dell’Interno, le cui resistenze sono state accolte in secondo grado, dato che anche i giudici dell’appello hanno ritenuto che la proprietà non avesse intenzione di svolgere alcuna attività nei locali dell’ex hotel.
Come riporta poi il quotidiano, l’avvocato che rappresenta la proprietà ha già fatto sapere che sarà presentato ricorso in Cassazione.
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