La Procura attenderà il deposito delle motivazione per decidere se ricorrere in appello

Potrebbe non essersi ancora chiusa la partita sul caso Open, inchiesta che ha visto coinvolto l’ex premier Matteo Renzi e tutto il suo stato maggiore per cinque anni in con l’accusa di finanziamento illecito ai partiti, corruzione e traffico di influenze e che nella serata di giovedì è arrivato ad una prima, forse definitiva, svolta con il proscioglimento di tutti gli accusati.

Renzi si è tolto qualche sassolino dalla scarpa dopo la pronuncia del gup, sostenendo che “qualcuno dovrebbe chiedermi scusa” e, riferendosi al pm Luca Turco, “mi spiace che vada in pensione senza pagare per le sue perquisizioni illegittime e la sua indagine incostituzionale”.

Ora però la palla passa alla Procura, che dovrà decidere se ricorrere contro il proscioglimento oppure no, segnando quindi, in questo caso, la definitiva chiusura del caso Open dopo cinque anni.
Per decidere se ricorrere o meno, però, gli inquirenti attenderanno di visionare le motivazioni della sentenza, per capire se ci possano essere eventuali appigli a cui aggrapparsi contro la decisione della gup.
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