Gli investigatori stanno considerando due piste per cercare di ricostruire la vicenda della piccola, di cui si sono perse le tracce il 10 giugno 2023

La Repubblica Firenze questa mattina riferisce che la Procura di Firenze intende proseguire le indagini sulla scomparsa della piccola Kata, avvenuta a giugno del 2023 nell’ex hotel Astor di via Marigliano a Firenze, e che perciò sta valutando di prorogare le indagini.

Nel frattempo, riferisce il quotidiano, gli investigatori hanno nuovamente sentito i familiari della piccola, la mamma Katherine, gli zii Marlon e Abel, e la compagna di quest’ultimo per cercare di ricostruire cosa possa essere successo quel 10 giugno.

Come riporta Repubblica, il giorno della scomparsa la bimba era stata affidata agli zii in attesa che la mamma tornasse da lavoro (il padre era detenuto a Sollicciano).

Al momento le ipotesi considerate dagli investigatori sono due: secondo una prima pista la bimba sarebbe stata fatta sparire per impedirle di riferire di una violenza sessuale subita, una seconda porta invece al racket delle stanze e ad una ritorsione contro la famiglia della piccola, che nell’ex hotel Astor gestiva le camere e chiedeva soldi in cambio di una sistemazione.

Un racket, scrive Repubblica, che sarebbe però sfociato anche nella violenza, con aggressioni, pestaggi e minacce di morte.

Tuttavia rimangono in piedi, sebbene defilate tra le ipotesi al vaglio, anche lo scambio di persona o il traffico di droga.
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