Era il 10 giugno del 2023 quando dall’ex hotel Astor di via Maragliano scomparve nel nulla la piccola Kata, della quale da due anni sono in corso infruttuose ricerche.
Come riporta stamani La Nazione, gli inquirenti ritengono che chiunque abbia rapito la bambina abbia utilizzato, per uscire dall’immobile occupato, un’uscita secondaria, probabilmente conosciuta solo a chi frequenta (o vive) nello stabile, che permette di andare via senza essere ripresi dalle telecamere.
Il quotidiano riporta anche le parole pronunciate da Katherine Alvarez Vasquez, la mamma della bambina, ieri al tg Studio Aperto: la donna ha infatti raccontato che poco prima che la bimba scomparisse alcune persone l’avevano avvicinata per convincerla a lasciare l’hotel occupato, richiesta alla quale la donna si era opposta perché non aveva altro posto in cui stare.
Sarebbe questo, quindi, l’eventuale movente per il rapimento della bimba che oggi avrebbe sette anni e che la donna non ha mai spesso di cercare.
Riprendendo le parole di Katherine, il quotidiano riporta che dietro la sparizione della bimba potrebbero esserci gli occupanti dell’ex hotel, dato che, come detto, solo chi avesse una conoscenza approfondita della “geografia” del luogo avrebbe potuto muoversi verso le uscite secondarie, passando quindi da luoghi non osservati dalle telecamere.
Una circostanza, questa, che avrebbe permesso di portare via la piccola senza dare nell’occhio e, soprattutto, senza lasciare alcuna traccia.
Come riporta stamani La Nazione, gli inquirenti ritengono che chiunque abbia rapito la bambina abbia utilizzato, per uscire dall’immobile occupato, un’uscita secondaria, probabilmente conosciuta solo a chi frequenta (o vive) nello stabile, che permette di andare via senza essere ripresi dalle telecamere.
Il quotidiano riporta anche le parole pronunciate da Katherine Alvarez Vasquez, la mamma della bambina, ieri al tg Studio Aperto: la donna ha infatti raccontato che poco prima che la bimba scomparisse alcune persone l’avevano avvicinata per convincerla a lasciare l’hotel occupato, richiesta alla quale la donna si era opposta perché non aveva altro posto in cui stare.
Sarebbe questo, quindi, l’eventuale movente per il rapimento della bimba che oggi avrebbe sette anni e che la donna non ha mai spesso di cercare.
Riprendendo le parole di Katherine, il quotidiano riporta che dietro la sparizione della bimba potrebbero esserci gli occupanti dell’ex hotel, dato che, come detto, solo chi avesse una conoscenza approfondita della “geografia” del luogo avrebbe potuto muoversi verso le uscite secondarie, passando quindi da luoghi non osservati dalle telecamere.
Una circostanza, questa, che avrebbe permesso di portare via la piccola senza dare nell’occhio e, soprattutto, senza lasciare alcuna traccia.
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