Metà dei lavoratori nel settore della ristorazione e degli affitti turistici lavora part-time, e due terzi di loro non per scelta propria ma per decisione del datore di lavoro. Questo "part-time involontario" colpisce principalmente donne e giovani uomini, inclusi molti con contratti a tempo indeterminato.
Un'indagine di Istel e Fisascat-Cisl Toscana su un campione di 130 addetti del settore della ristorazione, prevalentemente donne, ha evidenziato che il part-time involontario espone i lavoratori al rischio di povertà lavorativa.
Durante un convegno sul tema organizzato dalla Cisl con l’Ente bilaterale turismo toscano, è emerso che in Toscana 1 lavoratore su 5 è part-time (19,7%, sopra la media nazionale), con il 77,4% di questi lavoratori costituito da donne.
Un'indagine di Istel e Fisascat-Cisl Toscana su un campione di 130 addetti del settore della ristorazione, prevalentemente donne, ha evidenziato che il part-time involontario espone i lavoratori al rischio di povertà lavorativa.
Durante un convegno sul tema organizzato dalla Cisl con l’Ente bilaterale turismo toscano, è emerso che in Toscana 1 lavoratore su 5 è part-time (19,7%, sopra la media nazionale), con il 77,4% di questi lavoratori costituito da donne.
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