"La Lega ha dimostrato, carte e numeri alla mano, che l'acqua deve stare fuori dalla Multiutility e che c'è bisogno di ritornare ai sub-ambiti provinciali affinché le tariffe diminuiscano di costo nelle tasche dei cittadini". Lo affermano in una nota Elena Meini e Massimiliano Baldini, rispettivamente capogruppo della Lega in Consiglio regionale e primo firmatario della proposta di legge della Lega sull'acqua.
"Torniamo a chiedere l'avvio e l'apertura di un dibattito sulla nostra proposta di legge" che "ormai da quasi un anno" il Pd continua a "tenere ferma in Commissione Ambiente", affermano Meini e Baldini, secondo cui "una survey dei più recenti studi empirici sull'efficienza economico gestionale nel settore idrico italiano ha dimostrato che esistono margini di miglioramento in termini di efficienza di scala, soprattutto a basse dimensioni operative mentre oltre certe soglie dimensionali si compiono evidenze di diseconomie di scala".
Dunque, concludono gli esponenti della Lega, "il Pd abbandoni il 'sovietico' silenzio posto a difesa delle correnti e si apra subito al confronto nelle aule a Firenze".
"Torniamo a chiedere l'avvio e l'apertura di un dibattito sulla nostra proposta di legge" che "ormai da quasi un anno" il Pd continua a "tenere ferma in Commissione Ambiente", affermano Meini e Baldini, secondo cui "una survey dei più recenti studi empirici sull'efficienza economico gestionale nel settore idrico italiano ha dimostrato che esistono margini di miglioramento in termini di efficienza di scala, soprattutto a basse dimensioni operative mentre oltre certe soglie dimensionali si compiono evidenze di diseconomie di scala".
Dunque, concludono gli esponenti della Lega, "il Pd abbandoni il 'sovietico' silenzio posto a difesa delle correnti e si apra subito al confronto nelle aule a Firenze".
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