La testimonianza di Francesco Martinelli autore su Fuori Binario

"28 gennaio, a Firenze piove piove piove. Tanti si sono svegliati al suono dei tuoni. Chi vive in roulotte o in camper credeva di essere in guerra, sotto i colpi di una mitragliatrice. Chi era in strada ha cercato riparo dove poteva. Nei sottopassaggi allagati è andata peggio perché le poche cose di proprietà (vestiti, coperte, cibo) sono da buttare. In ognuno dei casi ci siamo svegliati bagnati e con i vestiti umidi, impossibilitati ad asciugare anche solo i calzini perché non si può stendere nulla in strada e con il cielo nero". Così Francesco Martinelli, senza dimora e autore su Fuori Binario.

 "I dormitori hanno dovuto seguire la solita procedura per cui si esce presto la mattina e si rientra la sera - aggiunge -. In un mondo arido di acqua chi è in strada si ritrova a maledire la pioggia. Ci si rifugia nei sottopassi periferici dato che il centro è ormai zona rossa per i poveri. I tombini esplodono melma, ratti e rabbia Il popolo dell'abisso chiede asilo e se c'è possibilità di un aiuto in dignità"
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