Il cuore dell’attività artistica fiorentina ha da stamani l’immagine della giornalista vergognosamente in carcere a Teheran: il giornalismo non è mai un crimine

L'associazione Amici di Israele a Firenze esprime con una nota "la propria vicinanza e solidarietà alla giornalista Cecilia Sala ormai da giorni nelle prigioni di Teheran per ordine del regime".

"Siamo di fronte - afferma Kishore Bombaci, presidente dell'associazione - a una vicenda nebulosa nella quale, come ha detto il ministro Crosetto occorre la massima cautela. Ciò tuttavia non impedisce di manifestare solidarietà alla Sala e alla sua famiglia nonché preoccupazione per le condizioni della giornalista a causa di una decisione incomprensibile del regime sanguinario degli Ayatollah, nel quale non esiste uno Stato di diritto ma solo repressione del dissenso".

      
"Auspichiamo - conclude Bombaci - che l'opinione pubblica, anche fiorentina, si mobiliti per la liberazione della giornalista", "l'Associazione Fiorentina Amici di Israele si dice pronta a offrire la propria adesione sin da subito e la massima collaborazione con le istituzioni per quanto necessario".
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