A dirlo è l’amministratore delegato di Smak Av Italia, linea di negozi per i quali lavora Martina Voce, aggredita dall’ex fidanzato e salvata dall’intervento dei colleghi

Aggiornamento ore 18:27 "Martina è viva per miracolo": così Antonio Voce, lo zio della ragazza fiorentina, 21 anni, accoltellata a Oslo dall'ex fidanzato, Mohit Kumar, informatico norvegese di 24 anni di origine indiane che lavora in uno studio legale.

 "E' stata sottoposta stamattina a un nuovo intervento chirurgico per ricostruire la mano destra e l'arco mascellare - aggiunge Antonio Voce, noto avvocato penalista a Firenze -. Kumar ha assestato con forza una coltellata alla guancia sinistra di Martina: un taglio dall'orecchio fino alla gola, lacerando carotide e giugulare. La prossima operazione chirurgica è fissata per giovedì prossimo. Anche oggi i medici hanno svegliato la ragazza per capire le reazioni cerebrali: Martina ha reagito alzando le mani a difesa davanti al viso e ciò la dice lunga sullo choc che ha subito. Ho anche visto le foto del locale scattate subito dopo l'aggressione, sono raccapriccianti per il sangue sparso nel locale". Da ieri in camera di Martina campeggia un disegno realizzato dalla sorella Luna, appena 7 anni. Sono raffigurati Martina, il babbo, con la pancia, poi la moglie, Luna e la tata. "La piccola è convinta che Martina al risveglio rivedrà la famiglia al completo".

Nello stesso ospedale nel reparto rianimazione , piantonato da quattro poliziotti c'è Kumar, sembrerebbe in gravi condizioni. "Sulle indagini sappiamo ancora poco - spiega sempre lo zio -: vige il più assoluto riserbo, tanto che nemmeno i vertici dell'ospedale forniscono alla polizia informazioni sullo stato di salute di Kumar. Gli investigatori hanno operato una prima ricostruzione dopo aver ascoltato i dipendenti di Smak av Italia e sentiranno, appena possibile, vittima e aggressore. Non esistono video dell'aggressione, perché nel locale non sono installate telecamere. Intanto, poliziotti alti e nerboruti piantonano Kumar e dicono di essere lì per proteggere Martina: c'è il rischio che l'ex, una volta sveglio, possa ritornare a colpire"



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Se non fosse stato per l’intervento tempestivo di chi era al lavoro con lei, in particolare di un ragazzo di nome Oliver, probabilmente Martina Voce sarebbe stata ammazzata dall’ex fidanzato che, intorno alle 12:30 della giornata di ieri, si è avventato contro di lei con un coltello.

Racconta La Nazione che a fermare la furia omicida dell’uomo, un 24enne che non riusciva ad accettare la fine della loro relazione, sono stati i colleghi, che si sono frapposti fra lui e la vittima e lo hanno fermato prima che potesse ucciderla.

Martina Voce è adesso ricoverata in gravissime condizioni in un ospedale ad Oslo; anche il suo ex fidanzato, ferito nella colluttazione, è ricoverato in coma farmacologico, piantonato dalla polizia e accusato di tentato omicidio.

Oliver, il ragazzo che ha sferrato un fendente verso l’ex fidanzato della vittima, è stato prima arrestato dalla polizia norvegese e poi rilasciato per aver agito “in situazione di emergenza”.

L’intervento determinante dei colleghi è stato sottolineato anche dall’amministratore delegato della catena di negozi per cui Martina lavorava: “Senza di loro sarebbe morta”.
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