In autunno i gruppi appesero degli striscioni contro la magistratura a diversi Palazzi di Giustizia toscani, insultando anche il Presidente della Repubblica

Nella notte tra il 19 e il 20 novembre 2024 alcuni esponenti di gruppi neofascisti appesero a diversi Palazzi di Giustizia toscani (tra cui quello di Firenze) degli striscioni contro la magistratura, rivendicando il gesto su Telegram con un messaggio di insulti per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Come racconta il quotidiano La Repubblica Firenze, per sette esponenti del neofascismo toscano sono scattate le indagini della procura, mentre ieri la Digos ha disposto le perquisizioni di 11 dirigenti dei gruppi Etruria 14, a Prato, e Movimento Nazionale – rete dei patrioti, che invece ha una sede a Lucca.

Le accuse mosse contro i neofascisti sono di oltraggio e minaccia a corpo giudiziario e offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica: nelle perquisizioni è stato sequestrato anche materiale informatico al fine di accertare l’identità degli autori materiali degli insulti.

Gli inquirenti delle procure di Pistoia, Prato, Firenze e Lucca spiegano anche che l’iniziativa messa in campo dai neofascisti è correlata alle dichiarazioni di Elon Musk, che pochi giorni prima aveva attaccato la magistratura italiana criticando la decisione del Tribunale di Roma di sospendere la convalida del trattenimento di alcuni migranti nei centri in Albania.
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