"C'è un ordine del giorno del Consiglio regionale approvato a maggioranza, credo con un solo voto contrario, che chiede alla Giunta di finanziare uno studio" sugli effetti del 5G, "e la giunta ha dato seguito, finanziandolo", come ha fatto su "tante altre questioni". Così l'assessora all'ambiente della Toscana Monia Monni è tornata oggi sul caso riguardante lo studio commissionato ad Arpat e Asl.
"Le norme nazionali attribuiscono alla Regione la competenza sanitaria di fare approfondimenti su un tema quando sono ritenuti necessari dalle strutture tecnico-scientifiche. Ho dato seguito al monitoraggio richiesto dalla legge regionale, che ha prodotto un contributo di Arpat e uno di Asl che evidenziano la necessità di fare ulteriori approfondimenti".
"Nessuno - aggiunge - vuole frenare la connettività, sono pienamente consapevole di quanto sia fondamentale anche per diminuire le diseguaglianze sociali e territoriali. Però bisogna tenere tutto in equilibrio e occorre che al progresso sia affiancata anche una totale sicurezza delle popolazioni e un rispetto, ovviamente, dell'ambiente".
Il nuovo studio è stato criticato ieri, fra gli altri, dal presidente dell'Agcom Antonello Giacomelli.
"Francamente - ribadisce Monni senza fare nomi - mi sfugge il motivo di così tante polemiche intorno a una ricerca, un approfondimento che poi in larga parte è un monitoraggio da parte di Arpat, come facciamo su tantissimi altri temi. Io so benissimo quali interessi intendo difendere, a volte mi sfugge quali sono gli interessi che difendono gli altri".
"Le norme nazionali attribuiscono alla Regione la competenza sanitaria di fare approfondimenti su un tema quando sono ritenuti necessari dalle strutture tecnico-scientifiche. Ho dato seguito al monitoraggio richiesto dalla legge regionale, che ha prodotto un contributo di Arpat e uno di Asl che evidenziano la necessità di fare ulteriori approfondimenti".
"Nessuno - aggiunge - vuole frenare la connettività, sono pienamente consapevole di quanto sia fondamentale anche per diminuire le diseguaglianze sociali e territoriali. Però bisogna tenere tutto in equilibrio e occorre che al progresso sia affiancata anche una totale sicurezza delle popolazioni e un rispetto, ovviamente, dell'ambiente".
Il nuovo studio è stato criticato ieri, fra gli altri, dal presidente dell'Agcom Antonello Giacomelli.
"Francamente - ribadisce Monni senza fare nomi - mi sfugge il motivo di così tante polemiche intorno a una ricerca, un approfondimento che poi in larga parte è un monitoraggio da parte di Arpat, come facciamo su tantissimi altri temi. Io so benissimo quali interessi intendo difendere, a volte mi sfugge quali sono gli interessi che difendono gli altri".
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