L'azienda conferma la volontà di procedere con la querela nei confronti di Sudd Cobas “ritenendo false e lesive le affermazioni” del sindacato

Montblanc ritira il ricorso d'urgenza presentato al Tribunale di Firenze il 10 dicembre scorso, con udienza fissata per il 6 febbraio, che mirava a regolamentare le manifestazioni del sindacato Sudd Cobas organizzate nei mesi scorsi davanti alla boutique nel centro storico fiorentino, al fine di tutelare la sicurezza di dipendenti e clienti.
    
Lo rende noto la stessa Montblanc spiegando che tale decisione è motivata dall'assenza di ulteriori disagi nei mesi di dicembre e gennaio e che si riserva il diritto di adottare misure analoghe ripresentando il ricorso all'autorità giudiziaria qualora si presentassero circostanze simili in futuro.

    
L'azienda, in una nota, conferma la volontà di procedere con la querela, anch'essa depositata il 10 dicembre scorso, nei confronti di Sudd Cobas "ritenendo false e lesive le affermazioni" del sindacato in merito alla risoluzione del contratto con Z Production.

Montblanc "ribadisce inoltre il proprio impegno per il rispetto delle normative sul lavoro verso i propri dipendenti e lungo tutta la catena di fornitura, attuato anche attraverso rigorosi controlli e audit. La risoluzione dei contratti con fornitori che non rispettano gli standard richiesti, come avvenuto con Z Production e altri fornitori sia prima che dopo il caso specifico, senza alcuna contestazione aziendale o sindacale, è una dimostrazione concreta di tale impegno".

    
In seguito alla presentazione del ricorso d'urgenza presentato da Montblanc, Sudd Cobas ha appena lanciato un appello internazionale, che ha già raccolto varie firme online, per dire no al daspo sindacale. L'appello, spiega il sindacato, è rivolto direttamente al brand di proprietà della multinazionale svizzera Richemont, a cui si chiede di rispettare la libertà di associazione e di manifestazione e di abbandonare tutte le azioni legali contro il sindacato Sudd Cobas.

Tra i primi firmatari, si spiega in una nota, il rettore dell'Università per stranieri di Siena Tomaso Montanari, l'associazione 11 Agosto, la Campagna abiti puliti, il Collettivo di fabbrica ex-Gkn, il Movimento consumatori, la Fondazione Finanza Etica, reti internazionali di sindacati come l'Afwa.
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