Il Corriere Fiorentino questa mattina riporta che dai primi esami effettuati sul cibo prelevato dal frigorifero e dalla cucina usata per la cena degli ospiti delle RSA “Villa Desiderio” di Settignano, “L’Arcolaio” di Firenze, “Villa San Biagio” di Dicomano e “Monsavano” di Pelago, non sembrano essere emerse anomalie.
Per capire quindi cosa possa aver causato l’intossicazione di 114 persone e la morte di tre ospiti delle RSA lo dovrà quindi accertare la Procura, che intanto ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e adulterazione o commercio colposo di sostanze alimentari: in questo senso scrive il quotidiano, sarà quindi necessario procedere agli esami autoptici per accertare cosa possa aver causato il decesso dei tre ospiti delle RSA del fiorentino, se il problema sia stato il centro di cottura sospeso dall’Asl, se nel cibo portato da un fornitore esterno o se qualcosa legato allo scongelamento.
Nel frattempo, riporta il quotidiano, sia la Asl che i Nas potrebbero verificare se tutti i parametri della convenzione stipulata dalla Regione con le RSA coinvolte siano stati rispettati.
Ieri si è riunita la Commissione Sanità del Consiglio regionale, con il presidente Enrico Sostegni che ha ribadito che “la certezza che quanto accaduto sia dovuto ad un’intossicazione alimentare ci sarà solo al termine delle indagini”.
Per capire quindi cosa possa aver causato l’intossicazione di 114 persone e la morte di tre ospiti delle RSA lo dovrà quindi accertare la Procura, che intanto ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e adulterazione o commercio colposo di sostanze alimentari: in questo senso scrive il quotidiano, sarà quindi necessario procedere agli esami autoptici per accertare cosa possa aver causato il decesso dei tre ospiti delle RSA del fiorentino, se il problema sia stato il centro di cottura sospeso dall’Asl, se nel cibo portato da un fornitore esterno o se qualcosa legato allo scongelamento.
Nel frattempo, riporta il quotidiano, sia la Asl che i Nas potrebbero verificare se tutti i parametri della convenzione stipulata dalla Regione con le RSA coinvolte siano stati rispettati.
Ieri si è riunita la Commissione Sanità del Consiglio regionale, con il presidente Enrico Sostegni che ha ribadito che “la certezza che quanto accaduto sia dovuto ad un’intossicazione alimentare ci sarà solo al termine delle indagini”.
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