Il 14 marzo, la Toscana è ricaduta nell'incubo d'acqua che un anno e mezzo fa aveva causato ingenti danni ai cittadini. Dopo giorni complicati, la situazione sembra essersi stabilizzata, ma i disagi persistono e, anzi, sono molto più gravi di quanto si possa immaginare. Una delle zone più colpite, che ora deve fare i conti con i danni causati dall'alluvione della scorsa settimana, è il Mugello. Firenzedintorni.it ha voluto mantenere alta l'attenzione su questa situazione intervistando Riccardo Rocchi, titolare di Riverauto, che conosce la zona come le proprie tasche.
"È stata un'alluvione devastante, con un dissesto idrogeologico importante" ci racconta Riccardo. "Nonostante i tentativi di ripulire e sistemare la situazione, ci sono ancora enormi problemi di viabilità stradale e ferroviaria. Ci sono Comuni completamente isolati, senza alcuna possibilità di comunicazione o accesso. Serve mantenere alta l'attenzione, perché non sappiamo quanto tempo ci vorrà per migliorare la situazione. La vita quotidiana è diventata estremamente complicata: per fare 30 chilometri ora ne devi fare 200. E così non si può vivere. Le frane sono enormi, colline spostate, è qualcosa di incredibile. Non possiamo vivere e lavorare in queste condizioni"
Riccardo è stato fortunato, meno chi vive nelle zone limitrofe: "Noi ci troviamo tra Borgo e San Piero. Per fortuna eravamo dall'altra parte del fiume Sieve. Borgo, Vicchio e San Piero sono i luoghi più colpiti dall'alluvione. Noi non abbiamo subito danni gravi, ma la situazione è comunque molto difficile. Sai, una cantina la sistemi con l'olio di gomito, con lavoro e sudore. Ma qui parliamo di strade franate, di località inaccessibili. Guarda Marradi, ad oggi è inarrivabile. Palazzuolo è quasi isolato. La viabilità secondaria è completamente distrutta. "La Bolognese" è interrotta a Vaglia, non c'è più la strada. E senza parlare della linea ferroviaria, che è completamente bloccata. Come faranno i pendolari a raggiungere Firenze?"
Riccardo, infine, vuole sottolineare un concetto importante: "Con il passare del tempo, l'attenzione su questi temi tende a diminuire, ma non possiamo permetterci che succeda. Qui si parla di disagi che dureranno a lungo, e bisogna parlarne. I vari Comuni sembrano limitarsi a mettere transenne e semafori, ma stavolta i danni sono davvero gravi. Le istituzioni sono in difficoltà. Sicuramente qualche aiuto arriverà, ma ci vorrà del tempo. Chissà quanto..."
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