Come riporta questa mattina La Nazione, nei giorni scorsi qualcuno ha vandalizzato cinque diversi striscioni appesi a Scandicci in ricordo di Niccolò Ciatti, il giovane fiorentino brutalmente ucciso dal ceceno Rassoul Bissoultanov, condannato a 23 anni di carcere dalla giustizia italiana ma da tempo latitante.
Secondo quando riferito da alcuni testimoni alla famiglia Ciatti, un uomo in bicicletta si è fermato davanti agli striscioni e li ha tagliati con una lama affilata, forse un coltello e un trincetto: scrive il quotidiano sono stati così danneggiati gli striscioni di villa Costanza, di viale Moro, del cavalcavia della tramvia e dell’ex campo della casellina.
Un vero e proprio spregio alla memoria del giovane, che la famiglia ha deciso di rendere pubblico: “Non era mai successo, è una brutta cosa che sicuramente dispiace. Scandicci non dimentica, non ci ha dimenticati” ha detto Luigi Ciatti, padre di Niccolò.
Sdegno e indignazione arrivano anche dalla sindaca di Scandicci Claudia Sereni: “Siamo di fronte a un gesto inaccettabile che colpisce non solo una famiglia ma una comunità intera. Niente può oscurare la memoria di questo ragazzo e la richiesta di giustizia per quello che gli è stato fatto”.
Secondo quando riferito da alcuni testimoni alla famiglia Ciatti, un uomo in bicicletta si è fermato davanti agli striscioni e li ha tagliati con una lama affilata, forse un coltello e un trincetto: scrive il quotidiano sono stati così danneggiati gli striscioni di villa Costanza, di viale Moro, del cavalcavia della tramvia e dell’ex campo della casellina.
Un vero e proprio spregio alla memoria del giovane, che la famiglia ha deciso di rendere pubblico: “Non era mai successo, è una brutta cosa che sicuramente dispiace. Scandicci non dimentica, non ci ha dimenticati” ha detto Luigi Ciatti, padre di Niccolò.
Sdegno e indignazione arrivano anche dalla sindaca di Scandicci Claudia Sereni: “Siamo di fronte a un gesto inaccettabile che colpisce non solo una famiglia ma una comunità intera. Niente può oscurare la memoria di questo ragazzo e la richiesta di giustizia per quello che gli è stato fatto”.
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