Sperando che i viola si ritrovino

Nessuna paura, la Fiorentina affronta una delle prime in classifica. E fin qui è proprio nei big match che la formazione di Palladino ha dato il meglio di se stessa. Al contrario, invece, c’è più da aver paura di quei Verona, Lecce, Genoa, Monza…squadre che si chiudono, che ripartono e contro cui i viola hanno sprecato una valanga di punti.
 
Di fronte, domani, ci sarà il Napoli. No problem, o almeno speriamo. Guardando i dati degli scontri diretti tra le prime nove della Serie A, infatti, la Fiorentina è la seconda per media-punti. Il dato che riguarda l’andamento fin qui in Serie A è di 1,6 punti a partita (lo stesso dell’Atalanta) che è inferiore soltanto a quello del Napoli, in testa per appena uno 0,1 di differenza (la cifra che riguarda gli azzurri è infatti 1,7 punti di media a gara).
 
Tutte le altre big del campionato (dai campioni in carica dell’Inter passando per la Juventus fino alle due romane, al Bologna e al Milan) si trovano alle spalle dei viola, che nel loro percorso stagionale con le altre «otto sorelle» hanno fin qui totalizzato un bilancio di cinque vittorie, un pari e quattro ko (nello specifico, sedici punti in dieci gare).
 
Non sarà un caso, forse, se l’ultima bella prestazione che si ricordi di queste ultime settimane sia proprio quella del recupero del Franchi contro l’Inter, un 3-0 fatto di difesa organizzata, con pochissimi pericoli, contropiedi ragionati, veloci e ben finalizzati. Poi c’era stato l’ottimo primo tempo con la Lazio, a cui fece seguito una ripresa sofferta, sì, ma neanche poi troppo, al netto del gol e del palo colpito all’ultimo minuto dai laziali. Nel girone d’andata arrivò il successo con Milan, Lazio (anche al ritorno), Roma e Inter a Firenze, il pari con la Juve, i ko con Atalanta, Bologna, Inter a San Siro e Napoli.
 
Perciò, anche un po’ per volersi attaccare a qualcosa che ci ri-dia un po’ di speranza e fiducia dopo quello che si è visto in settimana in Grecia e prima col Lecce, c’è da augurarsi che la Fiorentina si ritrovi proprio in una gara come quella del Maradona che, sulla carta, ha tutti i crismi della ‘mission impossible’, come sembravano tanti altri big match che, però, la squadra di Palladino era riuscita a far propri.


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