Sarebbe stato minacciato e, per paura di vendette, è stato costretto a cambiare casa un testimone oculare dell'omicidio di Maati Moubakir, il 17enne ucciso a coltellate all'alba del 29 dicembre scorso a Campi Bisenzio (Firenze) dopo la discoteca.
Secondo quanto riportato da Corriere Fiorentino, Il Tirreno e La Nazione, il giovane, un 20enne che venne ascoltato dagli inquirenti a inizio gennaio, si sarebbe presentato dai carabinieri pochi giorni fa "in evidente stato di ansia e paura" perché avrebbe saputo che alcuni amici dei presunti autori dell'omicidio lo starebbero cercando per vendicarsi.
La condizione di pericolo concreto ha spinto la procura a chiedere l'incidente probatorio per acquisire il suo racconto. La sua testimonianza avrebbe infatti permesso di individuare tutti e sette gli indagati e il ragazzo sarebbe stato costretto a cambiare casa per timore di ritorsioni e delle minacce contro di lui.
Secondo quanto riportato da Corriere Fiorentino, Il Tirreno e La Nazione, il giovane, un 20enne che venne ascoltato dagli inquirenti a inizio gennaio, si sarebbe presentato dai carabinieri pochi giorni fa "in evidente stato di ansia e paura" perché avrebbe saputo che alcuni amici dei presunti autori dell'omicidio lo starebbero cercando per vendicarsi.
La condizione di pericolo concreto ha spinto la procura a chiedere l'incidente probatorio per acquisire il suo racconto. La sua testimonianza avrebbe infatti permesso di individuare tutti e sette gli indagati e il ragazzo sarebbe stato costretto a cambiare casa per timore di ritorsioni e delle minacce contro di lui.
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