Nella giornata di ieri altre due persone sono state arrestate e condotte a Sollicciano nell’ambito delle indagini per l’omicidio di Maati Moubakir, il giovane diciassettenne di Certaldo assassinato la mattina di domenica 29 dicembre dopo una serata trascorsa in discoteca.
A finire nel penitenziario fiorentino sono stati altri due ragazzi molto giovani, sospettati di aver preso parte all’aggressione a Maati.
Secondo quanto riporta questa mattina il Corriere Fiorentino, gli investigatori che stanno ricostruendo la vicenda starebbero ipotizzando che alla base dell’omicidio del giovane ci possa essere stato un tragico scambio di persona.
Infatti, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, a scatenare la furia omicida potrebbe essere stata una battuta pronunciata da uno del gruppo di Maati all’indirizzo di una ragazza del gruppo di quelli che poi avrebbero aggredito Maati. Circostanza, questa, rafforzata anche dalle testimonianze di alcune persone che avrebbero sentito Maati gridare “fra non sono stato io, non sono io, lasciatemi, vi prego” mentre veniva accerchiato e aggredito.
I carabinieri, intanto, continuano gli accertamenti anche sui cellulari dei ragazzi, per cercare di capire se ci possano essere altre persone coinvolte nella tragica vicenda.
A finire nel penitenziario fiorentino sono stati altri due ragazzi molto giovani, sospettati di aver preso parte all’aggressione a Maati.
Secondo quanto riporta questa mattina il Corriere Fiorentino, gli investigatori che stanno ricostruendo la vicenda starebbero ipotizzando che alla base dell’omicidio del giovane ci possa essere stato un tragico scambio di persona.
Infatti, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, a scatenare la furia omicida potrebbe essere stata una battuta pronunciata da uno del gruppo di Maati all’indirizzo di una ragazza del gruppo di quelli che poi avrebbero aggredito Maati. Circostanza, questa, rafforzata anche dalle testimonianze di alcune persone che avrebbero sentito Maati gridare “fra non sono stato io, non sono io, lasciatemi, vi prego” mentre veniva accerchiato e aggredito.
I carabinieri, intanto, continuano gli accertamenti anche sui cellulari dei ragazzi, per cercare di capire se ci possano essere altre persone coinvolte nella tragica vicenda.
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