Aggredito da un gruppo di ragazzi, poi inseguito e finito con una coltellata. Intanto un ragazzo si è recato dai carabinieri

Prende forma la ricostruzione degli ultimi momenti di Maati Moubakir, il giovanissimo ragazzo di Certaldo assassinato a coltellate la mattina di domenica 29 dicembre.

Secondo una prima ricostruzione della procura intorno alle 5:30 il branco avrebbe assalito Maati nel giardino della scuola media Matteucci, colpendolo con bastoni e caschi, e con le prime coltellate.
Maati sarebbe quindi fuggito nella direzione della fermata dell’autobus, ma qui sarebbe stato raggiunto e finito con un colpo mortale al torace.

Un’aggressione violentissima ed efferata, quindi, per la quale continuano a permanere i dubbi sul movente. Secondo quanto riporta questa mattina La Nazione, l’aggressione potrebbe essere il tragico epilogo di una lite scoppiata in discoteca qualche ora prima, forse per delle parole ad una ragazza.

Intanto l’attività di indagine dei carabinieri di Signa prosegue con l’obiettivo di accertare se ad accoltellare il giovane sia stata un solo coltello, e quindi una sola mano, oppure più coltelli, e quindi più persone differenti: dubbio che potrà essere fugato con l’autopsia, che sarà effettuata questa mattina.

Nel frattempo, racconta il quotidiano, sabato scorso un ragazzo di Campi Bisenzio si è presentato dai carabinieri, assistito dalla famiglia, per raccontare la sua versione dei fatti, anche se ha subito precisato di non essere stato lui a colpire Maati.

I carabinieri hanno proceduto a perquisire l’abitazione del giovane, senza trovare traccia dei coltelli che hanno colpito Maati ma sequestrando il cellulare del ragazzo e prelevando un campione di Dna.
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