L’aggressione ai giardini della scuola Matteucci, la fuga verso l’autobus e l’accoltellamento, dagli investigatori arriva una prima ricostruzione di cosa avvenne la mattina del 29 dicembre

Sono le prime della mattina di domenica 29 dicembre quando un gruppo di ragazzi aggredisce con violenza Maati Moubakir, 17enne di Certaldo che aveva trascorso la serata in una discoteca di Campi Bisenzio discoteca con degli amici.

Una prima aggressione condotta a colpo di pugni, calci, bastoni e caschi, dalla quale Maati cerca di fuggire rifugiandosi sull’autobus 30. Ma prima di riuscire a mettersi in salvo viene nuovamente raggiunto dal branco e finito a coltellate.

L’inchiesta sull’omicidio del giovane Maati Moubakir è arrivata ad un primo punto di svolta con l’arresto di tre giovanissimi ragazzi di 22, 20 e 18 anni di Campi Bisenzio. Secondo quanto raccontato da uno di loro, e riportato questa mattina da La Nazione, prima dell’aggressione a Maati i ragazzi si sarebbero dati appuntamento vicino al bar Ballerini per poi dirigersi ai giardini della scuola Matteucci, dove si trovava Maati.

Ci sarebbe stato un primo diverbio, e uno dei ragazzi, abitando lì vicino, sarebbe andato a casa a prendere dei coltelli: sarebbe quindi scattata la prima violenta aggressione, dalla quale Maati avrebbe cercato di sottrarsi fuggendo verso l’autobus 30 prima di essere accoltellato.

Alcuni testimoni, riporta il quotidiano, sostengono di aver sentito i giovane implorare “Fra, non sono io” e “non c’entro nulla” mentre il branco lo colpiva.

L’arresto, nei giorni scorsi, di tre ragazzi accusati di aver partecipato all’omicidio segna un primo punto di svolta per il caso, anche se gli investigatori ancora non riescono a fare chiarezza su quale sia stato il motivo scatenante di tanta violenza.
I funerali di Maati Moubakir si terranno mercoledì 15 gennaio a Certaldo, dove il ragazzo viveva.

Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies