"La questione sicurezza negli ospedali è sempre più grave e lo conferma il violento episodio che si è verificato al pronto Soccorso di Prato la notte tra sabato e domenica". Così in una nota Diego Petrucci, consigliere regionale di Fratelli d'Italia e componente della commissione sanità del Consiglio regionale toscano.
"Fratelli d'Italia - prosegue - ha sollevato il problema da diversi anni e abbiamo proposto di individuare i reparti maggiormente a rischio, in cui dirottare fin da subito il personale di vigilanza, e di investire maggiormente nella presenza delle forze dell'ordine. L'episodio è ancora più grave se si considera l'età della persona che ha seminato il panico nell'ospedale: un ragazzino nordafricano di 15 anni probabilmente sotto effetto di sostanze stupefacenti.
Tutto ciò deve farci riflettere sulle politiche d'integrazione portate avanti dalla sinistra in Toscana che sono del tutto fallimentari".
"Nei prossimi giorni - aggiunge - incontrerò il personale del pronto soccorso di Prato, per portargli la mia solidarietà e per capire cosa sia successo. Da quanto leggiamo, sappiamo che erano presenti due guardie armate che sono prontamente intervenute, non oso immaginare cosa sarebbe successo se non ci fossero state. Inoltre, i sanitari riferiscono che non sia mai stato attivato il numero dedicato. Su tutto questo serve chiarezza e occorrono misure urgenti".
"Fratelli d'Italia - prosegue - ha sollevato il problema da diversi anni e abbiamo proposto di individuare i reparti maggiormente a rischio, in cui dirottare fin da subito il personale di vigilanza, e di investire maggiormente nella presenza delle forze dell'ordine. L'episodio è ancora più grave se si considera l'età della persona che ha seminato il panico nell'ospedale: un ragazzino nordafricano di 15 anni probabilmente sotto effetto di sostanze stupefacenti.
Tutto ciò deve farci riflettere sulle politiche d'integrazione portate avanti dalla sinistra in Toscana che sono del tutto fallimentari".
"Nei prossimi giorni - aggiunge - incontrerò il personale del pronto soccorso di Prato, per portargli la mia solidarietà e per capire cosa sia successo. Da quanto leggiamo, sappiamo che erano presenti due guardie armate che sono prontamente intervenute, non oso immaginare cosa sarebbe successo se non ci fossero state. Inoltre, i sanitari riferiscono che non sia mai stato attivato il numero dedicato. Su tutto questo serve chiarezza e occorrono misure urgenti".
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