La senatrice di Fratelli d'Italia è molto critica con il governo regionale sugli sforzi per contenere i rischi idrogeologici

"La Regione Toscana non può rivendicare alcun fatto concreto rispetto alla realizzazione di infrastrutture per la mitigazione del rischio idrogeologico. Certa sinistra, che da anni amministra la nostra regione, dovrebbe accettare il principio che le infrastrutture prima devono sorgere, e dopo si adeguano per ottemperare ai nuovi fabbisogni".

Così in una nota la senatrice e membro della commissione Ambiente di Fratelli d'Italia, Simona Petrucci, riportando che "gli importi finanziati per la Toscana, nell'ultimo decennio, secondo dati dell'Ispra, sono pari a 680 milioni di euro dal ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e a 383 milioni extra Mase. Denari che, evidentemente, non sono corrisposti e non corrispondono ad interventi infrastrutturali tangibili per fronteggiare i rischi".

     
"Prima di parlare di inadeguatezza delle nostre infrastrutture, per reggere ad eventi sempre più frequenti - continua - si abbia almeno il coraggio di ammettere che una certa volontà politica ha portato soltanto a sottovalutarne la fondamentale funzione, non realizzandole. Uno stato delle cose reso ancor più evidente negli ultimi due anni, da quando c'è un governo nazionale presente e pronto ad intervenire in concreto ogni volta che se ne presenta la necessità".
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