Due senza fissa dimora sono stati trovati privi di vita in piazza Tasso, nel centro storico di Firenze. Il cadavere del primo uomo è stato trovato ieri, l'altro all'alba di oggi. La procura ha disposto l'autopsia su entrambi i cadaveri per accertare le cause del decesso, anche se in base ai primi accertamenti sembrerebbe che siano morti per cause naturali.
Per questo pomeriggio, alle 19, alcuni abitanti della zona hanno indetto un appuntamento ai giardini di piazza Tasso, invitando tutti a partecipare.
"Stanotte in piazza Tasso sono morte due persone, tra quelle che ogni giorno, e ogni notte, vivono in questo spazio comune - si legge nell'invito che circola sui social -. È una notizia che ci colpisce e che non possiamo ignorare, come spesso succede quando leggiamo distrattamente una notizia di questo tipo sui giornali. Piazza Tasso è il cuore del nostro quartiere, uno dei pochi spazi pubblici e aperti rimasti: luogo di incontro, di gioco, di passaggio, di scambio. Ogni giorno è animata da bambini, genitori, abitanti del quartiere, persone di passaggio, mercatini e iniziative, ma anche da persone in difficoltà. Questa pluralità è la sua ricchezza, ma rappresenta anche una responsabilità".
"Per questo - si legge ancora - vorremmo invitare tutta la comunità che vive e attraversa questo luogo a venire in piazza, creando uno spazio di confronto, presidio e cura, dove parlare di quanto è successo, cosa ci ha portato fino a questa tragica notte e cosa significa, per noi tutti, abitare insieme questo luogo".
Entrambi i senza fissa dimora erano seguiti dai servizi socio sociali, si spiega dal Comune, uno era accolto all'Albergo popolare, l'altro più volte, anche nel corso degli ultimi mesi, era stato accompagnato verso un programma di accoglienza ma ne era uscito volontariamente.
Per l'assessore al welfare di Palazzo Vecchio Nicola Paulesu, che questa mattina era presente in piazza Tasso con il presidente del quartiere 1 Mirco Rufilli, "fatti come questo ci addolorano, è un momento di cordoglio e di lutto per il quartiere e la città, e in particolare per tutto il sistema dei servizi sociosanitari cittadini che queste persone conosceva bene".
"Attendiamo rilievi e accertamenti che sono in corso da parte delle autorità competenti - prosegue Paulesu -. Erano entrambe persone conosciute e seguite dai servizi sociosanitari. In un caso, si trattava di un uomo attualmente accolto all'Albergo popolare, inserito all'interno del sistema delle accoglienze e seguito dai servizi sociali".
Nell'altro caso, "si trattava di una persona particolarmente fragile, ben conosciuta e seguita dai servizi specialistici, sia dalle unità di strada che dai servizi di prossimità, con un percorso sociosanitario complesso e molto resistente alle proposte progettuali che nel corso degli anni gli erano state offerte, anche in termini di opportunità di inserimento lavorativo; aveva usufruito dei progetti di accoglienza ma li aveva abbandonati volontariamente, in questo momento si trovava in piazza Tasso ma sempre monitorato dagli operatori. C'è sempre un grande impegno da parte di tanti operatori e tante professionalità, pubbliche e del terzo settore, che lavorano insieme".
"Il quartiere è colpito da queste due morti, ero in piazza fin da stamane per seguire gli sviluppi della vicenda e per far sentire la vicinanza in questo momento di dolore - sottolinea Rufilli -. San Frediano si stringe forte intorno a queste persone fragili".
Per questo pomeriggio, alle 19, alcuni abitanti della zona hanno indetto un appuntamento ai giardini di piazza Tasso, invitando tutti a partecipare.
"Stanotte in piazza Tasso sono morte due persone, tra quelle che ogni giorno, e ogni notte, vivono in questo spazio comune - si legge nell'invito che circola sui social -. È una notizia che ci colpisce e che non possiamo ignorare, come spesso succede quando leggiamo distrattamente una notizia di questo tipo sui giornali. Piazza Tasso è il cuore del nostro quartiere, uno dei pochi spazi pubblici e aperti rimasti: luogo di incontro, di gioco, di passaggio, di scambio. Ogni giorno è animata da bambini, genitori, abitanti del quartiere, persone di passaggio, mercatini e iniziative, ma anche da persone in difficoltà. Questa pluralità è la sua ricchezza, ma rappresenta anche una responsabilità".
"Per questo - si legge ancora - vorremmo invitare tutta la comunità che vive e attraversa questo luogo a venire in piazza, creando uno spazio di confronto, presidio e cura, dove parlare di quanto è successo, cosa ci ha portato fino a questa tragica notte e cosa significa, per noi tutti, abitare insieme questo luogo".
Entrambi i senza fissa dimora erano seguiti dai servizi socio sociali, si spiega dal Comune, uno era accolto all'Albergo popolare, l'altro più volte, anche nel corso degli ultimi mesi, era stato accompagnato verso un programma di accoglienza ma ne era uscito volontariamente.
Per l'assessore al welfare di Palazzo Vecchio Nicola Paulesu, che questa mattina era presente in piazza Tasso con il presidente del quartiere 1 Mirco Rufilli, "fatti come questo ci addolorano, è un momento di cordoglio e di lutto per il quartiere e la città, e in particolare per tutto il sistema dei servizi sociosanitari cittadini che queste persone conosceva bene".
"Attendiamo rilievi e accertamenti che sono in corso da parte delle autorità competenti - prosegue Paulesu -. Erano entrambe persone conosciute e seguite dai servizi sociosanitari. In un caso, si trattava di un uomo attualmente accolto all'Albergo popolare, inserito all'interno del sistema delle accoglienze e seguito dai servizi sociali".
Nell'altro caso, "si trattava di una persona particolarmente fragile, ben conosciuta e seguita dai servizi specialistici, sia dalle unità di strada che dai servizi di prossimità, con un percorso sociosanitario complesso e molto resistente alle proposte progettuali che nel corso degli anni gli erano state offerte, anche in termini di opportunità di inserimento lavorativo; aveva usufruito dei progetti di accoglienza ma li aveva abbandonati volontariamente, in questo momento si trovava in piazza Tasso ma sempre monitorato dagli operatori. C'è sempre un grande impegno da parte di tanti operatori e tante professionalità, pubbliche e del terzo settore, che lavorano insieme".
"Il quartiere è colpito da queste due morti, ero in piazza fin da stamane per seguire gli sviluppi della vicenda e per far sentire la vicinanza in questo momento di dolore - sottolinea Rufilli -. San Frediano si stringe forte intorno a queste persone fragili".
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