'Con Plures inizia una storia nuova, fondata sull’unione e sulla visione condivisa', ha dichiarato il presidente Lorenzo Perra

Da oggi si chiama Plures la multiutility nata in Toscana il 26 gennaio 2023 dalla fusione tra Alia Servizi Ambientali, Publiservizi, Consiag e Acqua Toscana. La decisione è stata ufficializzata a Firenze nel corso dell’assemblea dei soci, che ha approvato la modifica dello statuto societario e dato il via alla nuova fase di consolidamento e sviluppo del primo grande soggetto integrato regionale nei settori ambiente, energia e ciclo idrico.

Il nome Plures, dal latino “i molti”, non è soltanto un simbolo linguistico, ma una dichiarazione d’intenti. «Con Plures inizia una storia nuova, fondata sull’unione e sulla visione condivisa», ha dichiarato il presidente Lorenzo Perra. «Il nome che abbiamo scelto è più di un simbolo: rappresenta la pluralità delle storie, delle competenze e delle energie che hanno deciso di unirsi per costruire una realtà industriale forte, innovativa e radicata nei territori. La nostra identità nasce dalla collaborazione tra istituzioni, cittadini e imprese e punta a creare valore nel tempo, con un linguaggio nuovo, inclusivo e capace di parlare a tutti».

Con oltre un milione e mezzo di cittadini serviti e partecipazioni strategiche in realtà come Publiacqua, Acque S.p.A., Toscana Energia ed Estra, Plures si configura sempre più come una public company al servizio dei territori. Il nuovo nome è stato concepito come elemento terzo, condiviso, non riconducibile a una sola delle realtà coinvolte, proprio per dare pari dignità a ciascun soggetto partecipante.

Durante la presentazione ufficiale a Palazzo dei Congressi, l’amministratore delegato Alberto Irace e il direttore delle Relazioni esterne Giuseppe Meduri, insieme ad Antonio Romano, founder di Inarea, hanno illustrato la nuova identità visiva e comunicativa. Il logotipo Plures, disegnato con caratteri stencil maiuscoli, punta a coniugare leggerezza ed eleganza, favorendo l’integrazione con i marchi preesistenti e agevolando un dialogo visivo con il territorio. L’identità grafica ruota attorno al concetto “plurale di più”, evidenziato anche dal segno “+” associato ai servizi offerti e alla missione aziendale.

Dietro la scelta del nome, c’è stato un articolato lavoro di ricerca, firmato da Synesia con la regia di Béatrice Ferrari, che ha prodotto oltre 1.400 proposte, poi analizzate sotto il profilo legale, linguistico e di posizionamento. Analogamente, la brand identity curata da Inarea è il risultato di un processo partecipativo che ha coinvolto stakeholder interni ed esterni, soci e cittadini, per assicurare coerenza e rappresentatività.

Plures rappresenta una discontinuità rispetto al passato, ma anche l’apertura di una nuova fase industriale. Non è solo un nome, ma l’inizio di una narrazione collettiva che valorizza la diversità come forza, e che intende parlare con una voce sola, nel rispetto delle identità di ciascuno. Nei prossimi mesi, la società avvierà un percorso di confronto con i soci per definire l’architettura di brand, in modo da armonizzare il nuovo nome con le identità operative del Gruppo, mantenendo un equilibrio tra il riconoscimento delle singole realtà e la costruzione di un’immagine unitaria.




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