Il ponte Bailey, che dal 2014 unisce via Francesco Crispi con via Leone X, sarà smontato e sostituito da un nuovo attraversamento del Mugnone.
Il ponte, infatti, doveva essere smontato già nel 2023, ma di fronte al caos che la rimozione dell’attraversamento avrebbe comportato in concomitanza con i lavori della Vacs fece propendere per un suo mantenimento.
Ora, racconta La Nazione, l’amministrazione comunale ha deciso di sostituirlo con una soluzione definitiva, dato che il 20 dicembre l’amministrazione comunale ha affidato alla ditta Tram Spa la progettazione e realizzazione del nuovo ponte: in totale, viene stimata dall’azienda Cmb di Carpi (che il quotidiano riferisce essere l’azienda che materialmente realizzerà progetto e struttura per Tram Spa) una durata totale dei lavori di 14 mesi.
Un’operazione che si tradurrà nello smontaggio dell’attuale ponte e nell’assemblaggio di un nuovo attraversamento, sempre in acciaio, dotato anche di piste ciclabili e marciapiedi.
L’assessore alla mobilità Andrea Giorgio, riporta il quotidiano, ha spiegato che la scelta di rendere definitivo il ponte sul Mugnone deriva dal fatto che “ha svolto e sta svolgendo un ruolo importante”.
Il ponte, infatti, doveva essere smontato già nel 2023, ma di fronte al caos che la rimozione dell’attraversamento avrebbe comportato in concomitanza con i lavori della Vacs fece propendere per un suo mantenimento.
Ora, racconta La Nazione, l’amministrazione comunale ha deciso di sostituirlo con una soluzione definitiva, dato che il 20 dicembre l’amministrazione comunale ha affidato alla ditta Tram Spa la progettazione e realizzazione del nuovo ponte: in totale, viene stimata dall’azienda Cmb di Carpi (che il quotidiano riferisce essere l’azienda che materialmente realizzerà progetto e struttura per Tram Spa) una durata totale dei lavori di 14 mesi.
Un’operazione che si tradurrà nello smontaggio dell’attuale ponte e nell’assemblaggio di un nuovo attraversamento, sempre in acciaio, dotato anche di piste ciclabili e marciapiedi.
L’assessore alla mobilità Andrea Giorgio, riporta il quotidiano, ha spiegato che la scelta di rendere definitivo il ponte sul Mugnone deriva dal fatto che “ha svolto e sta svolgendo un ruolo importante”.
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