I danni subìti dalla storica società sono ingenti, ma non si lascia abbattere: “Siamo ancora qui”

Trasportato via dalla forza dell’Arno, ingrossato dalle abbondanti piogge che dieci giorni fa hanno investito la Toscana settentrionale causando danni ingenti in diverse zone del fiorentino.

A patire le conseguenze dell’ondata di maltempo del 14-15 marzo è stata anche la Canottieri Firenze, la storica società di canottaggio che all’ombra degli Uffizi e di Ponte Vecchio da quasi cento anni rappresenta un’autentica istituzione dello sport fiorentino.

E che, come scrive questa mattina La Nazione, ha subito un danno non da poco: l’Arno in piena ha infatti trascinato via lo storico pontile d’attracco della società in riva al fiume, oltre che un motoscafo, un barchino e il pontile voga.

A fare la conta degli ingenti danni è il presidente Michele Nannelli, che ora chiede aiuto a città, sportivi e chiunque volesse partecipare: “La piena di marzo ha messo a dura prova le attività sportive quotidiane della Canottieri Firenze, specie quelle dedicate ai più giovani. Quel pontile, infatti, non era solo una struttura, ma era anche un simbolo e il punto di partenza delle nostre uscite. Siamo al lavoro per ripristinarlo e permettere a tutti di tornare in acqua in sicurezza”.

Per farlo, scrive La Nazione, è stata aperta una raccolta fondi con lo slogan “Un nuovo pontile per la Canottieri Firenze: insieme per riportare il canottaggio in Arno” e lanciato un Iban dedicato.

“La furia del fiume può averci piegato ma non ci ha spezzato. Ora l’Arno è tornato placido e noi siamo sempre qui” ha detto Nannelli.
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