La Repubblica Firenze questa mattina riporta che la procura di Prato, diretta dal procuratore Luca Tescaroli, ha emesso due provvedimenti di fermo per due cittadini di origine cinese di venticinque anni, riconosciuti fra il gruppo che la sera del nove aprile aggredì all’improvviso con bastonate, bottigliate, calci e pugni quattro uomini (anche loro di origine cinese), uno dei quali è tutt’ora in coma farmacologico.
Come riporta il quotidiano, l’aggressione rientrerebbe in una vera e propria guerra combattuta fra bande rivali per il controllo di mercati particolarmente remunerativi come quello della logistica o delle grucce, che nel corso degli ultimi mesi ha visto avvicendarsi diversi episodi di violenza.
Delle due persone per le quali la Procura di Prato ha emesso il fermo, il quotidiano spiega che solo una donna di 25 anni stata effettivamente fermata: nell’aggressione del 9 aprile avrebbe sferrato diversi colpi servendosi di due bottiglie di birra vuote.
L’altra persona, un uomo della stessa età, considerato il capo del gruppo che ha condotto l‘aggressione, non è stato ancora rintracciato dagli inquirenti.
Le indagini, condotte anche con il supporto della squadra mobile pratese, sono state condotte visionando le immagini di videosorveglianza del locale di via Filzi presso il quale è avvenuto il pestaggio.
Come riporta il quotidiano, l’aggressione rientrerebbe in una vera e propria guerra combattuta fra bande rivali per il controllo di mercati particolarmente remunerativi come quello della logistica o delle grucce, che nel corso degli ultimi mesi ha visto avvicendarsi diversi episodi di violenza.
Delle due persone per le quali la Procura di Prato ha emesso il fermo, il quotidiano spiega che solo una donna di 25 anni stata effettivamente fermata: nell’aggressione del 9 aprile avrebbe sferrato diversi colpi servendosi di due bottiglie di birra vuote.
L’altra persona, un uomo della stessa età, considerato il capo del gruppo che ha condotto l‘aggressione, non è stato ancora rintracciato dagli inquirenti.
Le indagini, condotte anche con il supporto della squadra mobile pratese, sono state condotte visionando le immagini di videosorveglianza del locale di via Filzi presso il quale è avvenuto il pestaggio.
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