Il ricordo, prima del fischio di inizio, della partita della categoria juniores a Gambassi Terme

L'ultima squadra in cui si allenava Maati Moubakir, il 17enne di Certaldo (Firenze) ucciso la notte del 29 dicembre a Campi Bisenzio dopo una nottata in discoteca, lo ha ricordato oggi pomeriggio con la fascia nera del lutto al braccio, un minuto di silenzio e un lungo applauso prima di una partita della categoria juniores.

    C'erano anche i familiari di Maati al campo sportivo di Gambassi Terme, altro paese della Val d'Elsa, oltre a tanti amici di Certaldo presenti apposta per questo momento di ricordo a quasi sette giorni dall'omicidio.

    Non ci sono stati discorsi ufficiali. La madre, in modo informale, ha ribadito a chi l'ha avvicinata che aspetta di sapere chi ha ucciso suo figlio e per quale motivo. C'era anche il padre di Maati. E con i due genitori, i loro altri tre figli: i due fratelli più grandi di Maati, entrambi maggiorenni, e la sorellina piccola.

     L'incasso della partita juniores Gambassi-Cerretese, circa 400 euro, è stato interamente devoluto dalle dirigenze delle due società calcistiche alla famiglia del 17enne. 
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