La società ha prodotto la trave che, a causa di un errore di progettazione, crollò nel cantiere di via Mariti

La Rdb Ita, una delle aziende coinvolte nell'inchiesta per il crollo del cantiere Esselunga in via Mariti a Firenze, che ha chiesto al Riesame l'annullamento del sequestro ordinato dal gip di Firenze, ha ottenuto di rinviare l'udienza dal gip prevista oggi per discutere dell'interdizione e, dunque, dell'interruzione temporanea della sua attività. La richiesta era stata sollecitata dalla procura fiorentina. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Antonella Zatini accogliendo un'istanza dell'avvocato Mario Taddeucci Sassolini, difensore della società. Rdb Ita ha prodotto la trave che per un errore di progettazione avrebbe provocato il crollo nel cantiere in cui morirono cinque operai e altri tre rimasero feriti il 16 febbraio 2024. L'udienza dal gip si terrà l'8 aprile.
       
In questo periodo di tempo il tribunale del Riesame dovrà però decidere sull'annullamento del decreto di sequestro della Rdb Ita, scattato il 5 febbraio.

     
Nell'inchiesta sono indagati, a vario titolo, per omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e crollo, l'ex amministratore unico di Rdb Ita Alfonso D'Eugenio; l'ingegnere Carlo Melchiorre responsabile tecnico di produzione di RdbIta spa e autore del progetto dei prefabbricati destinati al cantiere; e l'ingegnere Marco Passaleva, direttore dei lavori per la realizzazione del nuovo centro commerciale Esselunga di via Mariti.

     
Per i primi due la procura ha chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari; per il terzo la misura interdittiva di sei mesi. Il gip Zatini deciderà dopo gli interrogatori che hanno preso il via lo scorso 5 marzo e si concluderanno il 20 marzo. 
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies