La testimonianza delle famiglie delle vittime: “servizio apprezzato e buona qualità dei pasti”

Non c’era mai stato motivo per lamentarsi del servizio offerto dalle RSA in cui nei giorni scorsi diversi ospiti hanno accusato i sintomi riconducibili ad intossicazione alimentare.

Questa mattina il Corriere Fiorentino riporta diverse testimonianze di figli e altri parenti di ospiti delle residenze e tutti sembrano concordare su una cosa: la qualità del servizio offerto, non solo per quel che riguarda il cibo, del quale comunque al quotidiano i familiari parlano positivamente, ma anche per la qualità del servizio offerto, dalla gentilezza alla disponibilità degli addetti.

Come raccontano infatti in molti, sia alla residenza di Pelago che a quella di Settignano l’umore dei dipendenti non è chiaramente adatto per un’intervista o una testimonianza, ma da quanto raccolto dal Corriere sembra che gli ospiti gradissero il servizio mensa e, in generale, il trattamento loro riservato dalla struttura. Stessa cosa per la residenza di Coverciano.

In una nota diramata ieri, la Sereni Orizzonti, la società che gestisce le residenze, ha fatto sapere di aver dato l’incarico ad un perito biologico per effettuare i rilevamenti necessari per ricostruire cosa sia successo e che nelle ultime analisi effettuate circa un mese fa sugli alimenti e sul cibo servito a Pelago non era stata rilevata traccia di anomalie.

Intanto anche la Procura di Firenze ha aperto un fascicolo per far luce sulla vicenda.
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