Per le prossime regionale il consigliere di Italia Viva ritiene primaria la condivisione dei valori prima di formare un'alleanza politica

"Siamo nel centrosinistra ma serve una coscienza collettiva sociale condivisa", "la costruzione di una coalizione di centro sinistra prima che dalla sommatoria di forze politiche o da accordi di leader deve trovare fondamenta nella costruzione di una coscienza collettiva sociale. Una sfida culturale capace di impegnare movimenti, associazioni, comitati, partiti politici, categorie economiche e sociali. La condivisione di valori condivisi sta alla base di qualsiasi aggregazione".

Lo afferma in una nota Stefano Scaramelli, presidente del Gruppo di Italia Viva al Consiglio regionale della Toscana. Scaramelli ha portato il suo contributo all'assemblea nazionale di Italia Viva come membro del comitato nazionale.

     
"Il posizionamento netto e definito dall'assise nazionale pone Iv e il suo leader Matteo Renzi nel campo del centro sinistra senza livelli di ambiguità - spiega Scaramelli, che aggiunge - Diversa cosa sarà la possibilità o meno di trovare alleanze e sinergie tra partiti".

Un aspetto secondario questo per Scaramelli, secondo cui prima è necessario "condividere l'idea di futuro, di progresso, di lavoro, la relazione con la natura, l'attenzione alle categorie fragili, la definizione degli ambiti della solidarietà e della sussidiarietà. Solo dopo aver delineato questi contenuti valoriali è possibile dare ai partiti politici la possibilità di tracciare idee e programmi sui quali misurarsi con gli elettori e, tra partiti, trovare sintesi comuni".

   
In questa prospettiva per Scaramelli "la creazione di un nuovo centro sinistra è possibile e plausibile" mentre "per farlo a livello regionale servirà uno sforzo collettivo per fare della Toscana un laboratorio nazionale. La dodicesima assemblea di Italia Viva ha sancito la volontà e la determinazione di collocamento in questo contesto. La creazione di questa sfida culturale, sociale e valoriale, che con i dovuti distinguo consentirà a ciascuno di non rinunciare alla propria dignità". 
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