"In vista delle elezioni regionali del prossimo anno, è necessario che le forze progressiste definiscano insieme un nuovo progetto: un programma avanzato di cambiamento sociale, un metodo unitario e partecipativo per la scelta della candidata o del candidato alla carica di presidente. Bisogna fare una svolta, che renda anche la Toscana una punta avanzata nella costruzione dell'alternativa in Italia".
"La nuova alleanza, di cui dovranno essere protagonisti, insieme a Pd, M5s e Avs, e alla cui costruzione Sinistra Civica Ecologista intende contribuire, dovrà discutere di tutto, con spirito innovativo e rispetto reciproco, inclusa, al momento opportuno, la scelta della candidata o del candidato".
Così Monica Barni e Daniela Lastri, presidente e vicepresidente di Sce, condividendo "quanto affermato" dal segretario di Si Nicola Fratoianni e da Dario Danti, segretario regionale di Sinistra italiana che intervistato da Repubblica ha detto che non è automatico un Giani bis.
Per Sce "tuttavia, è fondamentale stabilire subito un metodo per individuare la o le personalità che possono raccogliere il consenso di tutti. Se queste personalità saranno più di una, la coalizione dovrà organizzare le primarie, definendone le regole. Se si parte con il piede giusto, evitando inutili forzature, il dibattito della coalizione non si avviterà sulla scelta della candidata o del candidato, permettendo di entrare nel merito delle numerose questioni programmatiche aperte, costruendo un percorso partecipato e condiviso.
Così, sarà possibile vincere le elezioni con una grande partecipazione al voto. Ci auguriamo che tutti sentano la nostra stessa necessità di costruire un'esperienza veramente nuova, dopo anni dominati dall'emergenza e attraversati dalla divisione del campo progressista. Ora è necessario che tutte le forze progressiste si aprano al dialogo e costruiscano un tavolo di confronto che permetta di fare scelte unitarie non solo per battere la destra, ma soprattutto per costruire la Toscana del futuro".
"La nuova alleanza, di cui dovranno essere protagonisti, insieme a Pd, M5s e Avs, e alla cui costruzione Sinistra Civica Ecologista intende contribuire, dovrà discutere di tutto, con spirito innovativo e rispetto reciproco, inclusa, al momento opportuno, la scelta della candidata o del candidato".
Così Monica Barni e Daniela Lastri, presidente e vicepresidente di Sce, condividendo "quanto affermato" dal segretario di Si Nicola Fratoianni e da Dario Danti, segretario regionale di Sinistra italiana che intervistato da Repubblica ha detto che non è automatico un Giani bis.
Per Sce "tuttavia, è fondamentale stabilire subito un metodo per individuare la o le personalità che possono raccogliere il consenso di tutti. Se queste personalità saranno più di una, la coalizione dovrà organizzare le primarie, definendone le regole. Se si parte con il piede giusto, evitando inutili forzature, il dibattito della coalizione non si avviterà sulla scelta della candidata o del candidato, permettendo di entrare nel merito delle numerose questioni programmatiche aperte, costruendo un percorso partecipato e condiviso.
Così, sarà possibile vincere le elezioni con una grande partecipazione al voto. Ci auguriamo che tutti sentano la nostra stessa necessità di costruire un'esperienza veramente nuova, dopo anni dominati dall'emergenza e attraversati dalla divisione del campo progressista. Ora è necessario che tutte le forze progressiste si aprano al dialogo e costruiscano un tavolo di confronto che permetta di fare scelte unitarie non solo per battere la destra, ma soprattutto per costruire la Toscana del futuro".
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