La procura di Prato ha chiesto il rinvio a giudizio di 10 persone indagate per reati di scommesse clandestine in un "contesto associativo". Lo rende noto con un comunicato lo stesso procuratore di Prato Luca Tescaroli spiegando che gli indagati sono tutti italiani tranne un cittadino cinese.
L'inchiesta, si spiega, avrebbe ricostruito "l'esistenza di un sistema di raccolta di scommesse illegali e clandestine, sia online su appositi siti clonati, sia in sale slot" a Prato in via Castagnoli, via Longobarda e via Galilei, riconducibili a cittadini cinesi. Le sale di via Longobarda e via Galilei sono attualmente sotto sequestro preventivo, su disposizione del gip, che nel corso dell'inchiesta ha anche adottato misure cautelari.
L'inchiesta è stata condotta da polizia e gdf di Pistoia e coordinata inizialmente dalla procura pistoiese per poi passare per competenza a Prato. Nell'aprile scorso furono anche arrestate 12 persone a Prato, Roma, Lucca, Latina, e Massa Carrara in esecuzione di misure di custodia cautelare (9 in carcere, 3 ai domiciliari con braccialetto elettronico).
Le indagini, durate oltre un anno, avrebbero consentito, si spiegava all'epoca degli arresti in una nota degli inquirenti, "di ricostruire l'esistenza di un pervicace fenomeno estorsivo e di un vero e proprio 'sistema' di scommesse illegali e clandestine", sia "online su appositi siti clonati, sia in sale slot" a Prato, "nominalmente riconducibili a cittadini cinesi ma di fatto in mano a due dei soggetti sottoposti a misura cautelare, che ne dispongono pienamente alla stregua di veri e propri titolari, avvalendosi di vari collaboratori".
L'inchiesta, si spiega, avrebbe ricostruito "l'esistenza di un sistema di raccolta di scommesse illegali e clandestine, sia online su appositi siti clonati, sia in sale slot" a Prato in via Castagnoli, via Longobarda e via Galilei, riconducibili a cittadini cinesi. Le sale di via Longobarda e via Galilei sono attualmente sotto sequestro preventivo, su disposizione del gip, che nel corso dell'inchiesta ha anche adottato misure cautelari.
L'inchiesta è stata condotta da polizia e gdf di Pistoia e coordinata inizialmente dalla procura pistoiese per poi passare per competenza a Prato. Nell'aprile scorso furono anche arrestate 12 persone a Prato, Roma, Lucca, Latina, e Massa Carrara in esecuzione di misure di custodia cautelare (9 in carcere, 3 ai domiciliari con braccialetto elettronico).
Le indagini, durate oltre un anno, avrebbero consentito, si spiegava all'epoca degli arresti in una nota degli inquirenti, "di ricostruire l'esistenza di un pervicace fenomeno estorsivo e di un vero e proprio 'sistema' di scommesse illegali e clandestine", sia "online su appositi siti clonati, sia in sale slot" a Prato, "nominalmente riconducibili a cittadini cinesi ma di fatto in mano a due dei soggetti sottoposti a misura cautelare, che ne dispongono pienamente alla stregua di veri e propri titolari, avvalendosi di vari collaboratori".
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