Si può dire che la Fiorentina abbia smesso di avere una propria personalità calcistica nei tragici secondi in cui Bove si è accasciato a terra contro l’Inter; da quel momento, al di là dei risultati, ci sono state solo fiammate o fiammelle innervate dal solito passaggio lungo a Kean e che poi si arrangi lui.
Un po’ poco in tutti i sensi, e un po’ troppa l’importanza di Edoardo nel peso collettivo di una squadra che ha smarrito se stessa, ma che soprattutto ha visto calare sensibilmente il rendimento di quasi tutti.
Bisogna ricominciare a giocare a calcio, partendo dalla semplicità, senza troppi voli tattici pindarici, verificando anche le reali condizioni atletiche di chi pare corra molto meno, vedi alla voce Adli, forse indicato un po’ troppo presto come il nuovo genio del centrocampo viola.
E oltre a Bove, manca soprattutto Cataldi, l’equilibratore dinamico di tutto e le sue assenze stanno ormai diventando un caso.
Bisogna ripartire, più con la prestazione che con il risultato perché il rischio è quello di ingolfarci definitivamente fino al termine della stagione.
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