"Altissima l'adesione" allo sciopero indetto da Filcams Cgil Firenze e Uiltucs Toscana per i servizi museali di Accademia, Bargello, Cappelle medicee, Orsanmichele, Palazzo Davanzati, Casa Martelli. "Nell'occasione, si è svolto un partecipato presidio presso la piazza delle Belle Arti", sottolineano i sindacati.
Una agitazione legata alla revoca della concessione di Opera Laboratori Fiorentini del servizio o l'affidamento dei servizi di cui alla concessione n. 01 del 13.02.1998 e successive integrazioni.
Spiegano Filcams Cgil e UilTucs Toscana: ''Nonostante i tavoli di confronto avuti negli ultimi mesi non sappiamo, ancora, che fine faranno le lavoratrici e i lavoratori (circa 90) attualmente impiegati nei servizi di bigliettazione, accoglienza, bookshop e didattica. Fin qui ci sono state date rassicurazioni deboli e la stessa Ales spa, che dovrebbe subentrare a Opera Laboratori Fiorentini, non si è mai presentata ai tavoli e non sappiamo ancora nulla sulle procedure e sulle clausole sociali previste per tutelare le maestranze. Come per la gara di concessione degli Uffizi, siamo a chiedere ancora una
volta, nel cambio gestore, il mantenimento delle condizioni economico-normative, compreso il contratto integrativo, perché nessun percorso di riforma e cambiamento può essere fatto sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori''.
Una agitazione legata alla revoca della concessione di Opera Laboratori Fiorentini del servizio o l'affidamento dei servizi di cui alla concessione n. 01 del 13.02.1998 e successive integrazioni.
Spiegano Filcams Cgil e UilTucs Toscana: ''Nonostante i tavoli di confronto avuti negli ultimi mesi non sappiamo, ancora, che fine faranno le lavoratrici e i lavoratori (circa 90) attualmente impiegati nei servizi di bigliettazione, accoglienza, bookshop e didattica. Fin qui ci sono state date rassicurazioni deboli e la stessa Ales spa, che dovrebbe subentrare a Opera Laboratori Fiorentini, non si è mai presentata ai tavoli e non sappiamo ancora nulla sulle procedure e sulle clausole sociali previste per tutelare le maestranze. Come per la gara di concessione degli Uffizi, siamo a chiedere ancora una
volta, nel cambio gestore, il mantenimento delle condizioni economico-normative, compreso il contratto integrativo, perché nessun percorso di riforma e cambiamento può essere fatto sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori''.
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