"Non c'è futuro senza memoria" è il titolo dell'iniziativa a Firenze della Comunità di Sant'Egidio con la Comunità Ebraica, domani lunedì 11 novembre per ricordare in una cerimonia aperta nel piazzale della Sinagoga di via Farini (ore 18), la deportazione nei lager degli Ebrei fiorentini. Lo riporta la Città metropolitana in una nota ricordando che degli Ebrei deportati nei lager dal 6 novembre del 1943 in poi, solo 15 tornarono indietro, otto donne e sette uomini.
La deportazione fu avviata il 6 novembre 1943 dal comando nazista a Firenze. Vennero arrestate oltre 300 persone. Il 9 novembre furono caricate sui treni diretti verso Auschwitz, dove arrivarono il 14 novembre.
Solo 107 superarono la selezione per l'immissione nel campo: gli altri vennero immediatamente eliminati, uccisi. Nell'elenco dei deportati figuravano anche otto bambini nati dopo il 1930 e 30 anziani, nati prima del 1884.
"I tedeschi - conclude il testo che annuncia l'iniziativa - avevano completato l'occupazione di Firenze nel settembre 1943. Qui i nazisti poterono contare per la razzia sul sostegno attivo dei fascisti, in particolare su quello della banda Carità".
La deportazione fu avviata il 6 novembre 1943 dal comando nazista a Firenze. Vennero arrestate oltre 300 persone. Il 9 novembre furono caricate sui treni diretti verso Auschwitz, dove arrivarono il 14 novembre.
Solo 107 superarono la selezione per l'immissione nel campo: gli altri vennero immediatamente eliminati, uccisi. Nell'elenco dei deportati figuravano anche otto bambini nati dopo il 1930 e 30 anziani, nati prima del 1884.
"I tedeschi - conclude il testo che annuncia l'iniziativa - avevano completato l'occupazione di Firenze nel settembre 1943. Qui i nazisti poterono contare per la razzia sul sostegno attivo dei fascisti, in particolare su quello della banda Carità".
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