Il questore di Prato Antonio de Lorenzo ha disposto la chiusura amministrativa di 30 giorni per un negozio di vendita di alimentari e abiti che decorre da oggi.
L'attività è gestita da una donna nigeriana. Dagli accertamenti della polizia amministrativa risulta che l'esercizio sia frequentato da soggetti gravati "da precedenti di polizia" e "adusi a condotte inurbane pregiudizievoli per l'ordine e la sicurezza pubblica" L'accertamento risale al 19 marzo. Vennero identificati 13 avventori, tutti della Nigeria, molti di loro cercarono di eludere in controllo. Quasi tutti avevano "pregiudizi di polizia", uno era destinatario di ben tre note di rintraccio per provvedimenti penali a suo carico. Altri risultavano non in regola con il permesso di soggiorno in Italia e sono conosciuti alle forze dell'ordine "per le loro condotte anti-sociali".
Lo stesso negozio era già stato chiuso con due provvedimenti di sospensione nel 2021 e 2022. Inoltre la questura ha ricevuto segnalazioni dalla cittadinanza, anche con esposti, per lamentarsi del degrado causato dalla reiterazione di comportamenti dei clienti, consumatori smodati di bevande alcoliche (ubriachezza) e protagonisti di schiamazzi, risse e liti. Tutto questo pone rischi per la sicurezza pubblica e il questore di Prato ha preso il provvedimento ai sensi dell'art. 100 del Tulps.
L'attività è gestita da una donna nigeriana. Dagli accertamenti della polizia amministrativa risulta che l'esercizio sia frequentato da soggetti gravati "da precedenti di polizia" e "adusi a condotte inurbane pregiudizievoli per l'ordine e la sicurezza pubblica" L'accertamento risale al 19 marzo. Vennero identificati 13 avventori, tutti della Nigeria, molti di loro cercarono di eludere in controllo. Quasi tutti avevano "pregiudizi di polizia", uno era destinatario di ben tre note di rintraccio per provvedimenti penali a suo carico. Altri risultavano non in regola con il permesso di soggiorno in Italia e sono conosciuti alle forze dell'ordine "per le loro condotte anti-sociali".
Lo stesso negozio era già stato chiuso con due provvedimenti di sospensione nel 2021 e 2022. Inoltre la questura ha ricevuto segnalazioni dalla cittadinanza, anche con esposti, per lamentarsi del degrado causato dalla reiterazione di comportamenti dei clienti, consumatori smodati di bevande alcoliche (ubriachezza) e protagonisti di schiamazzi, risse e liti. Tutto questo pone rischi per la sicurezza pubblica e il questore di Prato ha preso il provvedimento ai sensi dell'art. 100 del Tulps.
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