19:38 - Il sindaco Tommaso Cuoretti è uscito dalla banca in cui si era barricato per protestare contro la sua chiusura.
-----
17:15 - Il sindaco Tommaso Cuoretti di Londa si trova ancora all'interno della filiale di Londa (Firenze) di Intesa San Paolo e fa sapere di volerci "restare finché non mi portano via". Oggi è l'ultimo giorno di apertura, poi lo sportello verrà 'tagliato' definitivamente.
"Ci sono persone che stanno smontando gli allestimenti - riferisce Cuoretti - Io sono seduto in sala di attesa". Verso tarda mattinata il sindaco Cuoretti si è presentato all'interno. "Sono entrato come cliente, come peraltro sono di questa banca - racconta lui stesso - e ho detto alla direttrice che non sarei uscito. Così sto facendo, perché voglio porre all'attenzione questa cosa scandalosa di chiudere gli sportelli nei piccoli paesi dove vivono persone, non numeri", "è inutile parlare di aree interne se poi si tagliano i servizi".
"Circa due mesi fa - ricostruisce Cuoretti - in Comune avevamo ricevuto la comunicazione che Intesa avrebbe chiuso la banca a Londa, l'unica, e ho provato a convincerli di non farlo, ma non c'è stato modo. Mi hanno parlato di decisioni prese a un livello superiore che non potevano essere cambiate. Addirittura avevo chiesto che lasciassero a Londa almeno il bancomat, ma neanche questo è stato accettato".
-----
14:21 - Il sindaco di Londa si è barricato nell'unica banca del paese per scongiurare la chiusura della sola agenzia bancaria presente nel comune. Lo si apprende da fonti del Pd. Tommaso Cuoretti (in foto) è entrato a orario di chiusura nella filiale e ha detto agli impiegati che non sarebbe uscito di lì in segno di protesta.
Stamani sempre a Londa, in via Roma, c'era stato un presidio di protesta dei cittadini e dei clienti a difesa dell'unico sportello bancario rimasto nel comune. Assieme alla popolazione i sindaci dei Comuni limitrofi erano presenti anche i consiglieri regionali Fiammetta Capirossi e Cristiano Benucci del Partito Democratico.
"Siamo oggi a supportare la richiesta di tutta Londa e porteremo questa istanza anche in Consiglio regionale - afferma la Consigliera Fiammetta Capirossi - per cercare un ripensamento dell'istituto di credito. La Regione con le politiche a favore delle aree interne e con le azioni per dare nuovo sviluppo alla Toscana diffusa cerca di trovare nuove modalità per ripopolare aree montane come queste proprio mentre i privati se ne stanno andando".
"Occorre intervenire urgentemente - interviene il consigliere Cristiano Benucci -, le istituzioni tutte devono farsi carico di questo problema: i comuni montani già svantaggiati non possono essere ulteriormente penalizzati con la chiusura di uffici postali e sportelli bancari. In commissione Aree interne ci siamo occupati proprio della vicenda della desertificazione bancaria nei piccoli centri".
-----
17:15 - Il sindaco Tommaso Cuoretti di Londa si trova ancora all'interno della filiale di Londa (Firenze) di Intesa San Paolo e fa sapere di volerci "restare finché non mi portano via". Oggi è l'ultimo giorno di apertura, poi lo sportello verrà 'tagliato' definitivamente.
"Ci sono persone che stanno smontando gli allestimenti - riferisce Cuoretti - Io sono seduto in sala di attesa". Verso tarda mattinata il sindaco Cuoretti si è presentato all'interno. "Sono entrato come cliente, come peraltro sono di questa banca - racconta lui stesso - e ho detto alla direttrice che non sarei uscito. Così sto facendo, perché voglio porre all'attenzione questa cosa scandalosa di chiudere gli sportelli nei piccoli paesi dove vivono persone, non numeri", "è inutile parlare di aree interne se poi si tagliano i servizi".
"Circa due mesi fa - ricostruisce Cuoretti - in Comune avevamo ricevuto la comunicazione che Intesa avrebbe chiuso la banca a Londa, l'unica, e ho provato a convincerli di non farlo, ma non c'è stato modo. Mi hanno parlato di decisioni prese a un livello superiore che non potevano essere cambiate. Addirittura avevo chiesto che lasciassero a Londa almeno il bancomat, ma neanche questo è stato accettato".
-----
14:21 - Il sindaco di Londa si è barricato nell'unica banca del paese per scongiurare la chiusura della sola agenzia bancaria presente nel comune. Lo si apprende da fonti del Pd. Tommaso Cuoretti (in foto) è entrato a orario di chiusura nella filiale e ha detto agli impiegati che non sarebbe uscito di lì in segno di protesta.
Stamani sempre a Londa, in via Roma, c'era stato un presidio di protesta dei cittadini e dei clienti a difesa dell'unico sportello bancario rimasto nel comune. Assieme alla popolazione i sindaci dei Comuni limitrofi erano presenti anche i consiglieri regionali Fiammetta Capirossi e Cristiano Benucci del Partito Democratico.
"Siamo oggi a supportare la richiesta di tutta Londa e porteremo questa istanza anche in Consiglio regionale - afferma la Consigliera Fiammetta Capirossi - per cercare un ripensamento dell'istituto di credito. La Regione con le politiche a favore delle aree interne e con le azioni per dare nuovo sviluppo alla Toscana diffusa cerca di trovare nuove modalità per ripopolare aree montane come queste proprio mentre i privati se ne stanno andando".
"Occorre intervenire urgentemente - interviene il consigliere Cristiano Benucci -, le istituzioni tutte devono farsi carico di questo problema: i comuni montani già svantaggiati non possono essere ulteriormente penalizzati con la chiusura di uffici postali e sportelli bancari. In commissione Aree interne ci siamo occupati proprio della vicenda della desertificazione bancaria nei piccoli centri".
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies