La Procura di Firenze ha iscritto 21 persone nel registro degli indagati, per cinque sono scattate le misure cautelari

Offrivano soldi, viaggi e altri regali, come benefit e soggiorni di lusso, in cambio della prescrizione, da parte dei medici, dei loro prodotti farmaceutici, in particolare paramedicinali, la cui efficacia non era però stata adeguatamente testata.

Perciò, riporta questa mattina La Nazione, per cinque persone la Procura di Firenze ha emesso la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel proprio comune di residenza, mentre in totale sono 21 le persone che sono state iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di corruzione e corruzione di pubblico ufficiale, oltre che -per alcuni- associazione a delinquere.

Secondo quanto raccontato dal quotidiano, l’indagine sarebbe iniziata dopo le parole di un medico fiorentino, contro il quale era stato aperto un procedimento penale per la falsificazione di certificati vaccinali per il Covid. Gli investigatori avrebbero ricostruito la tela di relazioni che coinvolge medici e professionisti anche di Napoli e Modena, tra i quali ci sono anche persone che lavorano o collaborano per l’azienda campana Shedir pharma gruop, che commercia integratori, dispositivi medici e dermocosmetici.

Secondo chi indaga, alcune persone del gruppo avrebbero corrotto alcuni medici, offrendo loro somme di denaro, regali e soggiorni, affinché prescrivessero i prodotti della Shedir, senza però, riporta il quotidiano citando l’ordinanza, che questi prodotti fossero stati adeguatamente testati.

Gli inquirenti, che nel corso dei mesi hanno intercettato gli indagati e ricostruito i loro affari, hanno individuato sei episodi di corruzione e ricostruito il metodo con il quale il gruppo operava, tenendo cioè dei veri e propri libri contabili nei quali venivano iscritte le prescrizioni effettuate, la produttività e le somme versate.
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