All’origine della violenta protesta che due detenuti hanno scatenato ieri nel primo pomeriggio a Sollicciano, scrive La Nazione questa mattina, dovrebbe esserci la penuria di tabacco.
Il quotidiano scrive che contro la mancanza di sigarette i due hanno messo a soqquadro la propria cella e hanno dato fuoco a ciò che avevano attorno, causando l’attivazione del sistema antincendio della struttura e l’intervento del personale, che ha spento le fiamme ma accusato comunque alcuni problemi respiratori: una giovane guardia penitenziaria è stata soccorsa e portata in codice giallo al pronto soccorso di Torregalli.
La situazione di Sollicciano è sempre più grave, tuonano ancora una volta i sindacati, e l’assenza di un direttore della struttura, oltre ai problemi strutturali e di sovraffollamento rendono le condizioni di chi ci lavora e di chi vi è detenuto sostanzialmente impossibili.
Il quotidiano scrive che contro la mancanza di sigarette i due hanno messo a soqquadro la propria cella e hanno dato fuoco a ciò che avevano attorno, causando l’attivazione del sistema antincendio della struttura e l’intervento del personale, che ha spento le fiamme ma accusato comunque alcuni problemi respiratori: una giovane guardia penitenziaria è stata soccorsa e portata in codice giallo al pronto soccorso di Torregalli.
La situazione di Sollicciano è sempre più grave, tuonano ancora una volta i sindacati, e l’assenza di un direttore della struttura, oltre ai problemi strutturali e di sovraffollamento rendono le condizioni di chi ci lavora e di chi vi è detenuto sostanzialmente impossibili.
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