Quando Riccardo Sottil fece l’esordio in Serie A, Raffaele Palladino dava gli ultimi calci al pallone prima di appendere gli scarpini al chiodo. Era il 2018, giusto per dare dei riferimenti temporali. All’epoca, per molti addetti ai lavori era Sottil quello forte che veniva fuori dal settore giovanile della Fiorentina, non Chiesa. Poi, però, uno è diventato un grande calciatore (al netto di come la si pensi sulla scelta di lasciare Firenze per andare alla Juve), mentre Sottil è rimasto una promessa, che forse esploderà. Forse, chissà. Fin qui, quell’appuntamento non è ancora arrivato. Arriverà?
Ci puntò Di Francesco a Cagliari, ha avuto come tecnici Iachini, Montella, Pioli, Italiano e adesso Palladino. Tutti ne hanno sempre parlato bene, qualcuno benissimo, sperando che sbocciasse. Adesso è in arrivo un’altra occasione, probabilmente l’ultima: adesso o mai più.
Il gol segnato alla Reggiana in amichevole ricorda molto quelli che aveva siglato a Club Bruges e Sassuolo quando, pochi mesi fa, sembrava aver finalmente trovato la chiave di volta per esplodere definitivamente. Poi altro infortunio, stagione finita anzitempo e appuntamento con la consacrazione ancora rimandato. E’ calcio d’estate, giusto ribadirlo. Ma Sottil, a questo giro, sembra essere partito col piede giusto. E’ il momento di svoltare, lo sa lui e lo sanno tutti. Sono passati ormai due anni da quando Daniele Pradè in conferenza stampa lo incoronò come possibile rivelazione della stagione ma nel frattempo, tra qualche alto, tanti bassi e una moltitudine di problemi fisici quell’esplosione non si è mai verificata.
Già in fase di presentazione il neo tecnico viola Raffaele Palladino ne parlò benissimo. E’ stato tra i più in palla nella prima parte di ritiro al Viola Park, fino al gol messo a segno con gli emiliani venerdì sera e conseguenti altri elogi da parte del mister gigliato. "Riccardo è un giocatore forte, col quale ho parlato molto in questi giorni e che bisogna stimolare sempre. Sono sicuro che farà un grande campionato. Lui sa che deve alzare la sua media realizzativa”. Ecco, gli stimoli e la fiducia ci sono, ma va sfruttata.
Stavolta, o meglio anche stavolta, Sottil inizierà la stagione nella speranza di tutti che possa essere quella giusta. Ma a questo giro sarà ‘dentro o fuori’. O svolta, oppure…
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