Gli inquirenti vogliono capire se l’impianto fosse stato installato e manutenuto correttamente

10 Feb 2025 08:42

Per la strage di San Felice a Ema, nella quale morirono l’imprenditore Matteo Racheli (49 anni), suo figlio Elio (11 anni) e la sua compagna Alcione Margarida (46 anni), mentre si è salvata la figlia più piccola della coppia, la Procura ha disposto una consulenza tecnica per far luce su quale sia stata la causa della fuoriuscita del monossido di carbonio che ha ucciso la famiglia.

Secondo quanto riporta questa mattina La Nazione gli inquirenti si concentreranno sulle revisioni del sistema di riscaldamento e della caldaia, per capire se siano state effettuate correttamente e regolarmente.

La caldaia è infatti sistemata all’interno della casa e non fuori come dovrebbe essere, e scrive il quotidiano che la sera in cui la famiglia è morta era accesa, assieme ad una stufa a pellet.

Quando gli inquirenti sono arrivati sul posto, allertati dalla ex moglie di Racheli, hanno trovato Alcione Margarida distesa a terra e Racheli e i due figli sul divano, intenti a guardare la televisione con indosso il pigiama: già la sera prima, però, Elio aveva avvertito la mamma di non sentirsi molto bene.

Solo la piccola si è salvata, trasportata al Meyer in condizioni gravissime.