Tentò di strangolare la madre, assolto dall'accusa di tentato omicidio e maltrattamenti: è incapace di intendere e volere. Il gip Angela Fentechi ha disposto per un fiorentino di 38 anni, la misura di sicurezza per la durata di 3 anni in una Rems, cosi come avevano sollecitato la pm Lucia D'Alessandro e il difensore Jacopo Pastorini.
Per mesi, dal 2022, l'uomo, secondo quanto ricostruito, avrebbe assillato i genitori con continue richieste di denaro, incompatibili con le reali condizioni economiche della coppia. Spesso in preda ad alcol e stupefacenti, avrebbe insultato, minacciato di morte e picchiato il padre e la madre. Nel giugno 2023, al culmine di una discussione, il 38enne avrebbe tentato di strangolare la mamma dopo averle spruzzato del profumo sugli occhi per renderla innocua. La donna riuscì a liberarsi e a fuggire da casa grazie anche all'intervento del marito. Poi l'allarme al 112 Nue. L'uomo fu arrestato.
Nel corso delle indagini, una perizia disposta dal gip nella forma dell'incidente probatorio stabilì che il 38enne era capace di intendere e volere limitatamente al reato di maltrattamenti in famiglia, e parzialmente capace per il tentato omicidio. Nel frattempo, nel carcere fiorentino di Sollicciano l'uomo tentò per due volte di togliersi la vita per due volte.
Nel febbraio scorso fu trasferito in una Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza dove sta seguendo terapie adeguate. Nelle scorse settimane l'avvocato Pastorini ha chiesto e ottenuto dal gip Fantechi il processo in abbreviato, condizionato a una consulenza psichiatrica.
Lo psichiatra Niccolo Trevisan ha stabilito che il 38enne è affetto da vizio totale di mente che lo rende incapace di intendere e volere. Da qui, la richiesta di assoluzione della procura accolta dal tribunale.
Per mesi, dal 2022, l'uomo, secondo quanto ricostruito, avrebbe assillato i genitori con continue richieste di denaro, incompatibili con le reali condizioni economiche della coppia. Spesso in preda ad alcol e stupefacenti, avrebbe insultato, minacciato di morte e picchiato il padre e la madre. Nel giugno 2023, al culmine di una discussione, il 38enne avrebbe tentato di strangolare la mamma dopo averle spruzzato del profumo sugli occhi per renderla innocua. La donna riuscì a liberarsi e a fuggire da casa grazie anche all'intervento del marito. Poi l'allarme al 112 Nue. L'uomo fu arrestato.
Nel corso delle indagini, una perizia disposta dal gip nella forma dell'incidente probatorio stabilì che il 38enne era capace di intendere e volere limitatamente al reato di maltrattamenti in famiglia, e parzialmente capace per il tentato omicidio. Nel frattempo, nel carcere fiorentino di Sollicciano l'uomo tentò per due volte di togliersi la vita per due volte.
Nel febbraio scorso fu trasferito in una Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza dove sta seguendo terapie adeguate. Nelle scorse settimane l'avvocato Pastorini ha chiesto e ottenuto dal gip Fantechi il processo in abbreviato, condizionato a una consulenza psichiatrica.
Lo psichiatra Niccolo Trevisan ha stabilito che il 38enne è affetto da vizio totale di mente che lo rende incapace di intendere e volere. Da qui, la richiesta di assoluzione della procura accolta dal tribunale.
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