"L'esposizione del rancoroso striscione davanti ai tribunali di Firenze, Lucca, Pistoia e Prato è fatto gravissimo, espressione di una intolleranza per i doverosi controlli di legalità che non solo pone seri problemi di sicurezza per i magistrati, ma rappresenta l'ulteriore segnale di un decadimento del costume democratico che deve preoccupare chiunque abbia veramente a cuore la tenuta dell'assetto democratico del nostro paese". Così il presidente della Corte d'appello di Firenze Alessandro Nencini e il procuratore generale Ettore Squillace Greco dopo che nella notte tra martedì e mercoledì scorsi striscioni con scritto 'Elon Musk ha ragione, toghe rosse andatevene!' sono stati esposti da militanti della Rete dei patrioti davanti ai tribunali di Firenze, Prato, Lucca e Pistoia. La stessa Rete dei patrioti ha poi mandato una nota stampa ai media con le foto dell'azione.
"Il gravissimo episodio - affermano ancora i due magistrati - trascende la realtà territoriale ove è avvenuto e impone ai cittadini, alle formazioni sociali e a tutte le istituzioni del Paese, sia a quelle che trovano legittimazione nella legge, sia a quelle trovano legittimazione nella sovranità popolare, la massima, responsabile attenzione anche nelle dichiarazioni pubbliche. La storia purtroppo insegna che quando si crea un clima di ostilità e di delegittimazione si rischiano conseguenze non più controllabili".
"Il gravissimo episodio - affermano ancora i due magistrati - trascende la realtà territoriale ove è avvenuto e impone ai cittadini, alle formazioni sociali e a tutte le istituzioni del Paese, sia a quelle che trovano legittimazione nella legge, sia a quelle trovano legittimazione nella sovranità popolare, la massima, responsabile attenzione anche nelle dichiarazioni pubbliche. La storia purtroppo insegna che quando si crea un clima di ostilità e di delegittimazione si rischiano conseguenze non più controllabili".
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