Forza Italia ha presentato una serie di emendamenti e la pregiudiziale di costituzionalità per la proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito, attualmente all'esame della commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana.
Si tratta, si ricorda, della proposta di legge dal titolo 'Procedure e tempi per l'assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza n. 242/19 della Corte Costituzionale', proposta dall'associazione Luca Coscioni che nel marzo scorso ha depositato oltre 10mila firme. L'atto è all'ordine del giorno della seduta della commissione sanità in programma il 22 gennaio: il testo dovrebbe essere modificato e licenziato per andare in aula nell'ultima seduta di gennaio.
Ma secondo il capogruppo di Forza Italia, Marco Stella, "la questione deve essere affrontata a livello nazionale dal Parlamento in base ai dettami della Corte costituzionale, da un lato garantendo che non ci sia accanimento terapeutico e dall'altro tenendo conto che oggi già esistono le cure palliative che accompagnano il malato fino al trapasso, alleviando le sofferenze. Non è competenza delle Regioni legiferare su questo tema".
In caso di approvazione della legge, spiega la nota, Fi ha presentato degli emendamenti che prevedono, tra le altre cose, la garanzia dell'obiezione di coscienza per il personale medico e infermieristico. "In data 15 novembre 2023 - aggiunge Stella - l'Avvocatura generale dello Stato si è pronunciata su una analoga iniziativa legislativa all'epoca in trattazione nel Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia, sottolineando che l'eventuale approvazione della proposta in questione potrebbe esporsi a rilievi di non conformità al quadro costituzionale di riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni".
Si tratta, si ricorda, della proposta di legge dal titolo 'Procedure e tempi per l'assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza n. 242/19 della Corte Costituzionale', proposta dall'associazione Luca Coscioni che nel marzo scorso ha depositato oltre 10mila firme. L'atto è all'ordine del giorno della seduta della commissione sanità in programma il 22 gennaio: il testo dovrebbe essere modificato e licenziato per andare in aula nell'ultima seduta di gennaio.
Ma secondo il capogruppo di Forza Italia, Marco Stella, "la questione deve essere affrontata a livello nazionale dal Parlamento in base ai dettami della Corte costituzionale, da un lato garantendo che non ci sia accanimento terapeutico e dall'altro tenendo conto che oggi già esistono le cure palliative che accompagnano il malato fino al trapasso, alleviando le sofferenze. Non è competenza delle Regioni legiferare su questo tema".
In caso di approvazione della legge, spiega la nota, Fi ha presentato degli emendamenti che prevedono, tra le altre cose, la garanzia dell'obiezione di coscienza per il personale medico e infermieristico. "In data 15 novembre 2023 - aggiunge Stella - l'Avvocatura generale dello Stato si è pronunciata su una analoga iniziativa legislativa all'epoca in trattazione nel Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia, sottolineando che l'eventuale approvazione della proposta in questione potrebbe esporsi a rilievi di non conformità al quadro costituzionale di riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni".
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