Terminerà domani il presidio dei trattori di Coapi a Firenze. E' previsto che alle 10,30 i manifestanti partiranno da piazza Artom coi loro mezzi, circa 40, e daranno vita a un corteo nella zona di Novoli, per poi dirigersi verso la Sgc Firenze-Pisa-Livorno, presumibilmente attraversando il viadotto dell'Indiano. Nei giorni scorsi era stata chiesta alla questura l'autorizzazione - non concessa - per un corteo verso piazzale Michelangelo, o nel centro cittadino, o coi trattori o senza.
"Non ci concedono neanche manifestazioni 'a piedi' senza mezzi agricoli - lamenta il Coapi -, se non con numeri limitati di partecipanti, addirittura cinque, massimo 10, come se volessero legittimare le parole del ministro Lollobrigida, il quale ci accusa di essere pochi, e neanche veri agricoltori, ma si sbaglia di grosso e glielo dimostreremo".
Secondo Coapi "oltre ad averci ridotto alla fame, senza reddito, vogliono anche umiliarci quando legittimamente vorremo raccontare la verità sulla situazione drammatica del settore agricolo, vissuta sulla nostra pelle. Purtroppo è più utile al sistema il racconto filtrato da chi ha tutt'altro interesse rispetto al bene dell'agricoltura vera. Noi siamo gli agricoltori veri, noi conosciamo la verità, ma non abbiamo più la libertà di esprimerla".
"Un anno fa Lollobrigida ci disse che il ministero è casa nostra - concludono - Bene, a distanza di un anno ci dà lo sfratto".
"Non ci concedono neanche manifestazioni 'a piedi' senza mezzi agricoli - lamenta il Coapi -, se non con numeri limitati di partecipanti, addirittura cinque, massimo 10, come se volessero legittimare le parole del ministro Lollobrigida, il quale ci accusa di essere pochi, e neanche veri agricoltori, ma si sbaglia di grosso e glielo dimostreremo".
Secondo Coapi "oltre ad averci ridotto alla fame, senza reddito, vogliono anche umiliarci quando legittimamente vorremo raccontare la verità sulla situazione drammatica del settore agricolo, vissuta sulla nostra pelle. Purtroppo è più utile al sistema il racconto filtrato da chi ha tutt'altro interesse rispetto al bene dell'agricoltura vera. Noi siamo gli agricoltori veri, noi conosciamo la verità, ma non abbiamo più la libertà di esprimerla".
"Un anno fa Lollobrigida ci disse che il ministero è casa nostra - concludono - Bene, a distanza di un anno ci dà lo sfratto".
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